Circa 70% dei Comuni con meno di 5.000 residenti ha al proprio interno aree considerate ad elevato rischio idrogeologico. È quanto emerge dall'indagine condotta dall'Ifel sui piccoli comuni italiani, presentata oggi da Legambiente e Anci.

Secondo i dati del ministero dell'Ambiente e dell'Upi del 2003, su cui si basa la ricerca in questo ambito, la situazione è diversa da regione a regione: in tutti i piccoli municipi valdostani e umbri sono presenti aree a rischio idrogeologico, così come in oltre il 90% di emiliano-romagnoli, toscani, marchigiani, laziali, campani e calabresi.