“La prima cosa da mettere in campo è senza dubbio l’elaborazione di un piano industriale, a lungo termine di almeno dieci anni, che includa lo sviluppo del lungo raggio e del cargo, spesso dimenticato”. Lo afferma su Alitalia Fabrizio Cuscito, coordinatore nazionale del Trasporto aereo della Filt Cgil, aggiungendo che “deve essere un piano che sia in grado di sostenere l’investimento iniziale che senza dubbio andrà fatto”.

“Come abbiamo più volte sostenuto - prosegue il dirigente nazionale - sarebbe una cosa positiva anche il 51% del capitale in mano pubblica. In ogni caso quello che serve è una compagnia solida, stabile e competitiva che aumenti i ricavi e permetta il mantenimento del perimetro aziendale attuale, non dimenticando i lavoratori attualmente in cassa integrazione, e degli attuali livelli retributivi, evitando i fallimenti del passato. In Italia, nel trasporto aereo - afferma infine il sindacalista - sono presenti vere e proprie eccellenze, come i piloti ed i nostri centri di manutenzione tecnica, troppo rapidamente svenduti e lasciati fallire”.