È stato un incontro interlocutorio, che non ha portato grandissimi elementi di novità e “c'è un percorso che ci troviamo davanti”. Lo ha detto il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, nel corso dell’incontro convocato su Alitalia, oggi al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del responsabile, nonché vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio. Il sindacalista ha spiegato: “Ci rivediamo a gennaio e si deve assolutamente evitare di arrivare alla stretta finale negli ultimi giorni, ma piuttosto bisogna arrivarci con un percorso condiviso”.

“Abbiamo ribadito al ministro – ha detto il dirigente sindacale – che Alitalia deve essere ristrutturata e rilanciata e devono essere salvaguardati i livelli occupazionali. Per il rilancio di Alitalia c'è necessità di nuovi investimenti e abbiamo chiesto a Di Maio informazioni sulla composizione azionaria che è fondamentale per comprendere il piano industriale. Inoltre, l’individuazione del partner straniero è determinante per la comprensione di che piano di sviluppo si vuole avere per la compagnia”.

I sindacati hanno ricordato a Di Maio che il 31 dicembre scade la norma che prevede come le addizionali comunali di 3 euro a passeggero confluiscano nel Fsta, il fondo di salvaguardia di tutte le aziende del settore che utilizzano gli ammortizzatori sociali compresa Alitalia, che attualmente ha circa 1.500 lavoratori in cigs, grazie all’accordo che abbiamo siglato al ministero del Lavoro lo scorso 31 ottobre. “Per salvare la compagnia di bandiera – ha concluso – sono necessarie regole di sistema e legislazione di sostegno nell’intero settore, troppo spesso aggredito dal fenomeno del dumping sociale e salariale”.

Il tempo delle scelte