La Cgil - Camera del lavoro metropolitana di Napoli ha partecipato al bando per l’assegnazione di beni confiscati alla camorra nel territorio comunale di Afragola. "È la prima volta nella sua storia che la Cgil sceglie di partecipare a un bando per l’assegnazione di beni confiscati alle mafie. Una scelta storica e importante, un’iniziativa concreta di contrasto alla camorra attraverso il riuso sociale di un bene confiscato: per ribadire, dentro il solco delle attività promosse in questi anni dalla campagna “Legalità: una svolta per tutte” e dall’Osservatorio “Io riattivo il lavoro”, che le mafie si sconfiggono sul terreno economico e sociale, creando lavoro, opportunità, difendendo il diritto allo studio, la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori". E' quanto si legge in una nota.

La Cgil di Napoli "partecipa al bando in qualità di soggetto promotore della rete e della progettazione. Tante le associazioni e le cooperative coinvolte e che, assegnandosi diversi compiti in relazione alla rispettiva storia e alle diverse attività, hanno dato vita a una rete ampia e complessa, capace di realizzare un’azione progettuale articolata, che prevede molteplici campi d’azione, a partire da cinque macro-aree di intervento: scuola-istruzione, agricoltura, lavoro, attività socio-sanitarie, partecipazione. Ognuna di queste aree declinata in un complesso di interventi con lo scopo di migliorare l’offerta formativa, combattere la dispersione scolastica, valorizzare il patrimonio storico e produttivo del territorio legato all’agricoltura, creare posti di lavoro all’insegna della legalità, della dignità e del rispetto dei diritti dei lavoratori, attivare dei processi ampi e inclusivi che rendano il bene e tutte le sue attività partecipati dalle associazioni del territorio, dalle scuole e da tutta la cittadinanza".

"Inizia adesso il lavoro della Commissione - spiega ancora il sindacato - che analizzerà e valuterà i diversi progetti, e assegnerà il bene. Auspichiamo che questo iter possa svolgersi in tempi ragionevoli, e che i beni oggetto del bando siano quanto prima possibile assegnati e quindi restituiti alla comunità. A prescindere dai progetti che risulteranno vincitori del bando, l’assegnazione e il riutilizzo sociale di beni confiscati alle mafie è sempre un fatto di grandissima importanza perché sancisce una sconfitta delle mafie e una vittoria per i nostri territori, per il lavoro e per la giustizia sociale. Proprio il riutilizzo sociale dei beni confiscati può rappresentare una delle leve per far ripartire le nostre terre, per difendere e diffondere i valori della legalità e della democrazia, per dare spazio a un modello di sviluppo fondato sulla dignità e sul rispetto dei diritti dei lavoratori e dei cittadini".

In queste ore, inoltre, sta andando in votazione alla Camera la legge d’iniziativa popolare per il riuso sociale delle aziende confiscate alla mafia e per la tutela dei lavoratori promossa da Cgil e Libera: un risultato importantissimo che si inserisce nel solco di un lungo impegno comune di Libera e della Cgil nel contrasto alle mafie L’approdo in Parlamento di quella legge popolare è una grande vittoria. Così come lo è anche la restituzione alla collettività dei beni che i mafiosi avevano usurpato: ad Afragola in queste settimane si sta scrivendo la storia di una vittoria dello Stato e della collettività. Ad Afragola la camorra sta perdendo. "È una vittoria che va celebrata e raccontata e perciò, nelle prossime settimane, la CGIL di Napoli promuoverà in raccordo con Libera e nel solco del nostro percorso comune, un’iniziativa pubblica sul riuso sociale dei beni confiscati, che coinvolgerà gli istituti scolastici, le associazioni, le istituzioni e tutta la cittadinanza", conclude il sindacato.