È morto ieri (16 maggio) all'età di 91 anni a Piana degli Albanesi (Pa) Mario Nicosia, l'ultimo superstite della strage di Portella della Ginestra avvenuta il 1 maggio 1947. “Se ne va uno degli uomini più impegnati nella ricerca della verità e della giustizia e nella trasmissione del ricordo della tragedia del primo maggio”. Così il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo, che esprime vicinanza alla famiglia a nome di tutta la confederazione.

Protagonista delle lotte contadine degli anni Cinquanta, bracciante agricolo in lotta per la riforma agraria, poi minatore e caposquadra edile, Nicosia ha 22 anni quando riesce a sfuggire ai colpi degli uomini del bandito Giuliano contro i contadini che per la festa del lavoro si erano riuniti davanti al sasso di Barbato.

La sua è stata una figura simbolica della memoria sulla strage. Negli anni ha impiegato il suo impegno in attività di sensibilizzazione sia con Libera, sia come presidente dell’Associazione familiari delle vittime di Portella: era lui che ogni primo maggio, sul luogo della strage, leggeva l’elenco delle vittime durante i raduni della festa dei lavoratori. E ogni anno chiedeva l’affissione dello stesso elenco ai ragazzi delle scuole di tutta Italia che incontrava per testimoniare l’importanza della memoria, sollecitando anche le istituzioni al mantenimento della memoria.

DOCUMENTI:
Il comitato direttivo confederale del 2 maggio 1947 ha come unico punto all'ordine del giorno l'eccidio di Portella (pdf)
Quaderni di rassegna sindacale / La memoria della strage di Portella della Ginestra, F.Loreto (pdf)