Un altro accordo separato, questa volta in Poste Italiane, dove l'azienda ha deciso di concludere la trattativa solo con Cisl e Failp, "mentre era in corso un confrontodifficile sul premio di risultato", come denunciano i sindacati esclusi, Slc Cgil, Sailp Confsal, Uilpost e Ugl Comunicazioni che in una nota congiunta denunciano l'esiguità del risultato ottenuto: 290 euro di aumento in tutto in tre anni. Un portalettere 190 euro e lo sportellista 215".

"Trattativa difficile
- prosegue la nota - perché Azienda, Cisl e Failp avevano in precedenza confezionato un'intesa che abbatteva la richiesta contenuta nella piattaforma della Cisl di 860 euro (la richiesta era 1200 euro!) e colpiva i soggetti più deboli dell'azienda: i lavoratori in legge 104 non avrebbero avuto il bonus presenza; e così 1/312 in meno ai lavoratori assenti per matrimonio, lutto e donazione di sangue e a coloro i quali avrebbero avuto infortuni subiti mentre si recavano al lavoro o in trasferta".

"Avevamo subito detto no
a questa intesa - proseguono i sindacati esclusi - perché, a differenza di Slp/Cisl, pensiamo che una grande azienda non possa far venir meno la solidarietà verso i più deboli e i più disagiati. Sul versante della richiesta economica continuavamo a rappresentare la necessità, come sta succedendo in tutti i grandi gruppi, di mantenere almeno i livelli retributivi inalterati rispetto agli altri anni".

Spicca infatti in questo accordo, secondo Cgil, Uil, Sailp e Ugl, "l'assenza di aumenti retributivi per il 2009 per 2009 che significherà, per la prima volta nella storia di Poste, che nell'anno in corso il premio diminuirà di 100 euro! E' troppo facile ridicolizzare i 1200 euro della piattaforma Cisl con il risultato effettivamente conseguito".