Catania, città siciliana da sempre dedita al commercio e negli ultimi decenni aperta alle innovazioni tecnologiche, fa i conti con la fuga dei suoi giovani. C’è poco lavoro e di scarsa qualità, mancano i servizi. La povertà aumenta a vista d’occhio. Il numero di abitanti si abbassa di circa trenta mila unità ogni 10 anni, attestandosi ormai sotto i 300.000 residenti. Sessantotto mila circa sono over 65.

Eppure aumentano le autorizzazioni a nuove costruzioni e agli ampliamenti di cubatura, come se l’espansione in questa città del sud fosse necessaria. Il PRG (Piano regolatore generale) catanese è tra i più datati d’Italia, risale al 1969; la città è senza regole urbanistiche aggiornate oramai da decenni. Una chiave per potere cambiare le cose può risiedere nella rigenerazione urbana e nel recupero delle tante opere incompiute o abbandonate - moltissime si concentrano nei quartieri periferici - che possono rappresentare una soluzione alla sete di alloggi pubblici e all’offerta di servizi per la terza età, ma non solo.

Le “due torri” nel quartiere Librino. Palazzi (vuoti) da anni in attesa di riqualificazione in barba alla sete di alloggi popolari. Sono anche invasi dalla spazzatura ()

“RigeneriAMO Catania. Dalle periferie al centro”, è il tema del confronto pubblico sui temi della rigenerazione urbana che si terrà giovedì 23 novembre dalle ore 9,30 nel salone Cgil di via Crociferi 40, organizzato da Cgil, Fillea Cgil e Spi Cgil di Catania.

Per il sindacato, “rigenerazione” è appunto sinonimo di miglioramento delle condizioni sociali, abitative, economiche, culturali e ambientali. Con una caratteristica in più: il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità. Senza pianificazione sul fronte si rinuncia a priori a quella “qualità dell’abitare” ancora più importante se si considera l’età media sempre più alta della popolazione.

I lavori di giovedì saranno introdotti da Carmelo De Caudo, segretario generale della Cgil di Catania, mentre le relazioni saranno affidate a Giuseppina Rotella, segretaria generale dello Spi di Catania, e a Vincenzo Cubito, segretario generale della Fillea di Catania. Sono previsti gli interventi del sindaco, Enrico Trantino, del segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino, del presidente dell’Ordine degli ingegneri di Catania, Mauro Scaccianoce, del segretario dell’Ordine degli architetti di Catania, Giuseppe Messina, e dell’architetto Giovanni Lucifora.

Le conclusioni saranno affidate ad Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea nazionale e a Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi nazionale.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15,30, sempre nel Salone Russo, sarà invece presentato il volume di Ivan Pedretti, “Perennial. L’Italia che invecchia e che vuole ancora darsi da fare” a cura del sindacato dei pensionati. Oltre all’autore, saranno presenti Giuseppina Rotella, segretaria generale Spi, Manuel De Maria (Udu Catania), Cinzia Polizzi, lavoratrice precaria, Mario Viola, rider. Cristina Squillaci leggerà alcuni brani del libro.