“Per i suoi primi 35 anni si è cercato di ritardare l’applicazione della Costituzione, nei seguenti 35 la si è attaccata cercando di demolirla pezzo per pezzo”. È duro il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, non solo con l’attuale esecutivo e le sue ipotesi di riforma, ma anche con la allora maggioranza di Centro Sinistra che nel 2001 approvò una “infelice riforma” del Titolo V che ha aperto la strada alla proposta Calderoli.

 

Ma l’articolo 5 è chiaro: “La Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie”. E netto e chiaro è Flick, riconosce e promuove non ha nulla a che vedere con “una trattativa privata e contrattuale tra governo e singole regioni che indebolisce ruolo e funzioni del Parlamento a cominciare da quello di controllo”. Non solo, l’effetto di questa trattativa privata rischia fortemente di essere che “chi sta bene vada a star meglio, chi sta peggio vada a stare peggio”.

Diritti inviolabili e doveri inderogabili (come pagare, tutti, le tasse in maniera progressiva), sono principi fondamentali che “dice una cosa sacrosanta e sottolinea la necessita di guardare a tutti perché tutti hanno pari dignità sociale”. Questi principi, contenuti negli articoli 2 e 3 della Carta, non si coniugano con l’autonomia a la carte del progetto Calderoli, oggetto di scambio con il presidenzialismo voluto da Fratelli di Italia.

Se c’è una cosa che nel Paese funziona è il presidente della Repubblica “Si chiede di cambiarlo – dice il costituzionalista – senza indicare quali poteri si pensa di assegnagli. Sarà un presidenzialismo alla Trump, alla Macron o alla tedesca?”. Insomma, siamo di fronte ad uno scambio tra forze di maggioranza “solo apparentemente unite nel dire che la Costituzione non è più attuale. In realtà è un alibi per non dire che non è attuata”.

Infine, ci sono diversi modi per parlare di Costituzione – ricorda all’inizio del proprio ragionamento il professore – con dotti discorsi filosofici o “andando a due giorni dalla tragedia, a rendere omaggio alle vittime del naufragio di Cutro”.