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Il Corriere della Sera di oggi apre con il titolo “Il piano per i fondi europei”, ovvero sulle linee politiche indicate dal governo per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa: scuola, energia, digitale, così sarà usato il Recovery Fund. Sul debito partita aperta tra Italia e Bruxelles. Nei servizi del Corriere in evidenza le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri che conferma la volontà di Palazzo Chigi di non voler disperdere le risorse in mille rivoli. La preoccupazione più grande, oltre quella della dispersione, riguarda però gli effetti degli aiuti europei sul debito italiano che così rischia di aumentare di un altro 10 per cento. Il ministro Gualtieri continua comunque a mantenersi ottimista ed anzi si spinge fino ad annunciare una riforma fiscale organica che potrebbe essere resa possibile proprio dai fondi europei. Anche su altri quotidiani si continua a parlare dei fondi europei, mentre alcune testate rilanciano in primo piano la riapertura delle scuole: oggi il primo giorno in Trentino e a Vo Euganeo, uno dei comuni più colpiti dall’epidemia. Da segnalare su Repubblica, che apre sulla riaperura a metà della scuola, un commento di Linda Laura Sabbadini, direttore centrale Istat (vedi più avanti).
Le proposte Cgil sulla sanità dalle Giornate del lavoro
Di fondi europei e di sanità si è parlato durante le Giornate del lavoro della Cgil della Basilicata. Dopo aver parlato, a Matera, di Istruzione, Mezziogiorno e cultura, il secondo appuntamento, a Potenza, dell'edizione 2020 delle Giornate del lavoro organizzate dalla Cgil Basilicata è stato dedicato proprio al tema del diritto alla salute, come bene pubblico universale”, in un confronto coordinato dal giornalista di Report Sigfidro Ranucci, in cui sono intervenuti il ministro alla Salute Roberto Speranza, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito, il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa, il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e il segretario generale della Cgil nazionale Maurizio Landini. Su Collettiva.it si può rivedere la diretta dell'evento
Landini: non perdere l’occasione del Mes per la sanità
Il Mes, 37 miliardi da investire nella sanita', sono un'occasione che il nostro Paese non deve perdere". Lo ha detto ai giornalisti il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, durante la seconda e ultima giornata della festa regionale della Cgil Basilicata, in corso a Potenza. "Si tratta di investimenti che vanno fatti", ha aggiunto Landini, "perché i tagli degli anni passati sono sotto gli occhi di tutti. Il problema, pero', non e' solo investire in ospedali, ma investire sul territorio. Del resto l'esperienza che abbiamo e' questa e i dati ci dimostrano che il virus non e' stato ancora sconfitto ed e' per questo che penso che questa sia un'occasione che vada assolutamente colta". "Bisogna investire anche altro per superare anche quei ritardi che ci sono nel nostro Paese", ha aggiunto Landini. "Quello fra Nord e Sud e' uno di questi, ma ce ne sono anche nelle aree interne dei singoli territori e penso che il Mes, assieme alle altre risorse ed assieme a una vera lotta all'evasione fiscale, potrebbe essere l'occasione per rifare in modo serio il nostro Paese".
Relazioni industriali e contratti oggi l’incontro Confindustria sindacati
L’appuntamento è fissato presso la sede di Confindustria a Roma, viale del’Astronomia, alle 16. Nella sede nazionale di Confindustria si terrà un incontro tra sindacati e Confindustria, a cui partecipano il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e la segretaria confederale Tania Scacchetti. Da segnalare sul Corriere della Sera il commento di Dario Di Vico: “E le parti sociali?”.
Recovery Fund: oggi l’audizione in Parlamento
Audizione in commissione Bilancio della Camera dei Deputati su Recovery Fund, lunedì 7 settembre alle 17 nella nuova Aula dei Gruppi parlamentari. Partecipa la vicesegretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi.
Recovery Fund. Cgil: la fiscalità di vantaggio da sola non basta,
"Solo se si supererà il divario tra Nord e Sud si supererà la crisi. La pandemia ha accentuato i rischi di un ampliamento delle disuguaglianze territoriali, ma le risorse messe in campo con il Recovery Fund offrono oggi la possibilità di una strategia per la coesione, capace di ridurre, una volta per tutte, le disparità e garantire una svolta per il Paese. Va innanzitutto contenuta la perdita di occupazione, specialmente giovanile e femminile e vanno recuperate le carenze infrastrutturali, le fragilità dei tessuti e delle filiere produttive soprattutto nel Mezzogiorno. La fiscalità di emergenza, come già affermato ieri in occasione dell'incontro con il Ministro Provenzano, da sola non basta, soprattutto se drena risorse dedicate agli investimenti di sistema, così come già affermato ieri”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra. “La fiscalità di emergenza - sottolinea il dirigente sindacale - ha un valore soltanto se inserita in un Piano complessivo centrato su riforme di vasta scala: dalla mobilità alle strategie industriali, dalle infrastrutture materiali (viabilità, reti digitali) a quelle sociali (educazione, istruzione, sanità)”. “Inoltre - aggiunge Massafra - riteniamo che la fiscalità di emergenza sul medio-lungo termine vada gestita attraverso un sistema di premialità che eviti una decontribuzione a pioggia, e punti invece sulla valorizzazione di cluster e filiere produttive in grado di far crescere concretamente i livelli occupazionali. La decontribuzione alle imprese andrebbe legata al contratto nazionale di lavoro e al contrasto dei contratti pirata”. Per il segretario confederale “l’Italia ha mostrato molte debolezze nella programmazione e nell’utilizzo delle risorse europee, in particolare al Sud. Ora si deve cambiare passo, mettendo in campo un programma innovativo e perseguibile di politiche e interventi, e soprattutto realizzandolo. Va superata quella debolezza nella capacity building delle istituzioni pubbliche che finora ha frenato un utilizzo efficace delle risorse europee, attraverso l’inserimento nelle amministrazioni di profili professionali qualificati e prevedendo percorsi di rafforzamento delle competenze del personale dipendente”. Massafra sottolinea che “un programma di questo tipo potrà contare sulla fattiva collaborazione del partenariato economico e sociale, che comprende i soggetti portatori dei bisogni di lavoratori, imprese e cittadini”. Soggetti che “dovranno essere maggiormente coinvolti dalle istituzioni pubbliche, fin dalla fase attuale di definizione del Piano nazionale di ripresa da inviare in Europa nei prossimi mesi, perché la loro partecipazione potrà fare la differenza nella messa a terra di progetti concreti di rilancio del Paese, a partire dal Mezzogiorno. Per questo - conclude il segretario confederale - anche il confronto con il Governo dovrà andare avanti”.
Toscana, Cgil e Sunia rilanciano la mobilitazione sui problemi della casa
“Case popolari in Toscana: sempre di più, sempre più accoglienti, sempre più sostenibili”: è il titolo dell’iniziativa, organizzata da Cgil Toscana e Sunia Toscana, che si svolgerà oggi alle 17 a Firenze presso la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia (via di S. Bartolo a Cintoia 95, Sala Grande). Il programma: Presiede: Simone Porzio, Responsabile Dipartimento Politiche Abitative Cgil Toscana. Saluti di: Dalida Angelini, Segretaria Generale Cgil Toscana, Andrea Vannucci, Assessore alla Casa Comune di Firenze. Introduce: Laura Grandi, Segretaria generale Sunia Toscana. Interventi di : Andrea Raspanti, assessore alla casa Comune di Livorno, Giulia Bartoli, segretaria senerale Fillea Cgil Toscana, Luca Talluri, presidente Nazionale Federcasa, presidente Casa spa, Maurizio Brotini, segretario Cgil Toscana, Vincenzo Ceccarelli, assessore alla Casa Regione Toscana, Eugenio Giani, candidato alla Presidenza della Regione Toscana, Irene Galletti, candidata alla Presidenza della Regione Toscana, Tommaso Fattori, candidato alla Presidenza della Regione Toscana
Contrattare l’intelligenza artificiale. Venerdì in diretta su Collettiva
“ContrattIAmo – Intelligenza artificiale e i nuovi scenari per l’azione sindacale” è il titolo del dibattito che si tiene venerdì 11 settembre alle 11, organizzato da Apiqa, Associazione generale quadri, professionisti e alte professionalità, e Cgil e trasmesso in diretta streaming su Collettiva. Due le sessioni in programma: la prima prevede le testimonianze delle categorie Cgil, la seconda la tavola rotonda “Conoscere per contrattare”. Le conclusioni sono affidate a Tania Scacchetti, segretaria confederale Cgil. Per seguire la diretta collegarsi al sito Collettiva.
Riflessioni. La scuola secondo Linda Laura Sabbadini
Riproponiamo qui il commento di Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istat, pubblicato oggi su Repubblica a pagina .“Oggi è il primo giorno di scuola per una parte degli studenti. È un grande giorno. La maggioranza inizierà tra una settimana. Il primo giorno di scuola è solitamente un momento emozionante, lo ricordo per me, per le mie figlie. Un misto di felicità di rivedere i propri compagni, tensione emotiva, ansia a volte per l'avvio di un nuovo percorso scolastico, timori. Figuriamoci oggi, dopo l'assenza a causa del virus. Come lo vivranno i nostri bambini e ragazzi? Certamente, non vedranno l'ora di ritrovarsi coni loro compagni. Come lo vivranno i loro genitori? E gli insegnanti? Incertezza, timori, paure accompagneranno questa riapertura. Il diritto all'apprendimento è un diritto costituzionale come il diritto alla salute. È un bene che il governo abbia deciso di riaprire le scuole, pur essendo una situazione difficile e complessa da gestire. Ma non ci si può permettere di sbagliare. Sui bambini e sui ragazzi e il loro futuro non si scherza. Come verrà gestita la riapertura rappresenterà un importante test per il governo. E allora va bene parlare di distanze di sicurezza, di mascherine, di banchi, di turni, è fondamentale. Ma attenzione, non basta. Non si può sbagliare sulle misure anti Covid, ma neanche sulle strategie educative. Sei mesi di assenza dalla scuola soprattutto per i più piccoli sono stati negativi dal punto di vista dello sviluppo intellettuale e'd emotivo, per tutti e soprattutto per i più disagiati. La scuola è il luogo dove si combatte in trincea contro le disuguaglianze e la povertà educativa. In questi sei mesi non lo è stato fatto abbastanza, perché non tutti i bambini e ragazzi sono stati raggiunti adeguatamente dalla didattica a distanza. Il 20% dei minori al Sud non aveva un pc in casa, il 13% nell'intero Paese, il 41% viveva in case sovraffollate. È vero siamo stati colti alla sprovvista, ma ora bisogna darsi una strategia adeguata di risposta. Ci sono state tante esperienze educative di grande interesse nelle scuole, maggiore collaborazione tra insegnanti e anche tra insegnanti e genitori. Tante esperienze di didattica a distanza anche prima del lockdown. E qui è il punto. Perché non si fanno circolare? Perché gli avanzamenti di alcuni non diventano patrimonio di tutti? Sono state analizzate approfonditamente le difficoltà degli insegnanti nel gestire la didattica a distanza? Che risposte sono state date? E necessario che il governo si doti di una vera e propria strategia educativa che faccia sì che il ritorno a scuola non sia un ritorno al passato, ma un balzo verso il futuro. No al tutto come prima. Sì alla capacità di integrare diversi modelli di didattica. Lo sappiamo, potranno esserci momenti di tensione. Il virus non è scomparso, avremo situazioni a macchia di leopardo e dovremo essere in grado di gestirle in modo flessibile. Sarà necessario un forte investimento in formazione degli insegnanti sulle modalità più avanzate di didattica a distanza in relazione alle proprie materie. Ce ne è bisogno perché non tutti hanno a disposizione o conoscono le grandi potenzialità della didattica via web. E in passato questo aspetto non è stato particolarmente attenzionato. È necessario un forte sviluppo della comunicazione e interazione tra insegnanti e genitori. C'è bisogno di un vero e proprio patto perla scuola che raccordi tutti i soggetti in campo. Insegnanti e famiglie dovranno imparare a vivere in un mondo nuovo, ma sono le istituzioni e il governo che dovranno creare le condizioni perché tutto ciò sia possibile. Abbiamo perso sei mesi. Non possiamo perdere neanche un altro giorno”.
Lutti. Il dolore dello Spi Cgil dell’Emilia Romagna per la scomparsa di Roberta Bursi
Lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna partecipa al dolore per la scomparsa prematura di Roberta Bursi, una vita dedicata al sindacato. Roberta è stata una dirigente a tutto campo, di grande intelligenza e vivacità. Delle sue capacità, della sua sensibilità Roberta ha dato prova anche nella segreteria regionale dello Spi e poi nel gruppo dirigente dello Spi di Modena con il quale ha continuato a collaborare nonostante la malattia. Siamo vicini alla famiglia, allo Spi e alla Camera del Lavoro di Modena. Ciao Roberta!
Agenda Cgil, tutti gli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.it