"Il recente crollo dell'intonaco dal soffitto del reparto di oncologia è solo l’ultimo grido che lo stesso nosocomio sta lanciando sulla situazione di enorme difficoltà della struttura, che ormai sta collassando su se stessa". È un vero e proprio allarme quello che la Cgil di Livorno lancia alle istituzioni, con una lettera che le segretarie Monica Cavallini e Patrizia Villa hanno indirizzato a Regione, sindaco e ministero della Salute.  

Il sindacato, ancor più dopo il recente crollo nell'ospedale cittadino, sottolinea l'urgenza della situazione, avvalorata da "fatti inconfutabili", come "la crescita del ricorso al privato a causa delle mancate risposte in merito alle liste di attesa o le Case della Salute attualmente inesistenti e in notevole ritardo rispetto alla riduzione dei posti letto". 

Per quanto riguarda poi la situazione dell'ospedale, per la Cgil "è dovuta e assolutamente indispensabile la tutela dei degenti e degli addetti che, paradossalmente, hanno rischiato di trovarsi vittime di un sistema che non riesce a trovare soluzione rapide e efficaci rispetto a una diatriba istituzionale che si trascina da troppo tempo".

"Dove sono - chiede la Cgil - le intese che parevano essere state raggiunte tra l’assessore regionale e il sindaco di Livorno in merito all’ospedale? Perchè si deve aspettare la disgrazia per intervenire? Pensiamo che quel che si è rischiato lanci un avvertimento affinché si avviino finalmente gli indispensabili interventi per una soluzione definitiva della struttura ospedaliera".

"Per quanto sopra esposto chiediamo all’assessore regionale e al sindaco la dovuta assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini e un confronto a breve termine per fare il punto e fissare il percorso", concludono le due sindacaliste.