La Cgil di Roma e Lazio critica lo sgombro dei migranti avvenuto a Roma a via Curtatone. Si tratta, si legge in un comunicato, "dell'ennesimo intervento adottato più per rispondere a sollecitazioni emotive che a un reale progetto di ricollocazione e inclusione", scrive Roberto Giordano segretario confederale della struttura regionale della Cgil.

Vittima dello sgombro 200 famiglie, con tanti bambini. Il palazzo di via Curtatone è stato sede di Federconsorzi e Ispra ed era occupato dal 2013. Tensione nella zona di piazza Indipendenza dove molti dei rifugiati sono accampati.

Per la Cgil "il dispiego di forze messo in campo dalla Questura di Roma tradisce l’approccio securitario al tema e testimonia la mancanza di trasparenza di un’operazione che ha visto la stessa amministrazione capitolina quantomeno informata dei fatti. Delle centinaia di sgomberati, la gran parte è in possesso di un permesso di soggiorno e molti di questi già lavorano nel territorio". 

Ribadiamo, pertanto, continua la nota, quello che andiamo dicendo da tempo: "Tutte le istituzioni si impegnino in un progetto comune che guardi alla buona accoglienza come a un obiettivo di civiltà. Quello dell’immigrazione è il tema dei nostri tempi. Sta a noi determinare che venga declinato in modo populistico o secondo il primato del diritto internazionale".