"Dopo una serie di giornate di sciopero e incontri che non hanno dato frutti, nella giornata di ieri insieme alle Rsa abbiamo incontrato l’assessore ai Trasporti, il direttore generale di Roma Capitale e il direttore di Ama Spa per discutere sull'incresciosa vicenda che vede protagonisti i lavoratori addetti alla pulizia e sanificazione dell’appalto Atac Spa. L'amministrazione si è impegnata a salvaguardare la piena occupazione e il rispetto dei diritti acquisiti di tutti i lavoratori e in particolare dei 669 lavoratori e lavoratrici di Roma Multiservizi sui quali incombe la scure della procedura di mobilità attivata dalla loro società". Così, in una nota, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uila Uil di Roma e del Lazio

"Analogo percorso - continua la nota - intendiamo seguirlo nei confronti della Manutencoop che ha dichiarato esuberi per 221 lavoratori e lavoratrici. Abbiamo chiesto al Comune di Roma di farsi parte attiva affinché vengano revocate le procedure di mobilità per evidenti incongruenze procedurali. Il 10 luglio è fissato un nuovo incontro con l'amministrazione comunale dal quale ci aspettiamo risposte chiare, in particolare sul rispetto dell’occupazione e del salario delle centinaia di lavoratori e lavoratrici coinvolti".

"Crediamo sia giunta l’ora di sottoscrivere con il Comune di Roma Capitale un protocollo che regoli in modo inequivocabile tutti gli appalti del Comune - concludono i tre sindacati - Le ragioni sono molteplici ma quella di dover  combattere con l’apertura di procedure di mobilità ogni qualvolta avviene un cambio appalto è la più odiosa".