Nuova puntata di “Quadrato rosso. La formazione va in rete”, la trasmissione di RadioArticolo1, e di “Conoscenza & organizzazione”, la rubrica di Rassegna sindacale.it. Stavolta, il viaggio attraverso la formazione della Cgil ha fatto tappa da Nidil, la categoria della confederazione che dà rappresentanza ai nuovi lavori, della quale Sabina Di Marco è la responsabile organizzativa: "Rappresentiamo lavoratori in somministrazione, addetti con partita Iva individuale, collaboratori coordinati e continuativi. È un panorama complesso e articolato, il cui filo conduttore è dato dalla precarietà del mercato del lavoro. Abbiamo anche una rappresentanza significativa di disoccupati che partecipa ai nostri corsi di formazione. Ciò dà l’idea di un mercato del lavoro sempre più difficile e complicato, con gente che sta dentro o fuori, a seconda dei periodi dell'anno. Per noi, la formazione è strategica e ha una caratteristica di grande flessibilità. Attualmente, siamo arrivati a un centinaio di Rsa sul territorio nazionale: si tratta di un grande risultato, perchè riuscire a convincere un lavoratore in somministrazione a fare il rappresentante sindacale è un impegno assai gravoso, data la grande difficoltà ad avvicinarsi e ad iscriversi al sindacato".

 

I corsi di formazione di Nidil sono organizzati secondo due tipologie, per Rsa e per dirigenti: l'uno è finanziato da Format, l’ente dei lavoratori somministrati, mentre l’altro è un corso di formazione autofinanziato. "Diamo innanzitutto delle informazioni di base, affrontiamo tematiche complesse e in continua evoluzione, dal punto di vista legislativo. Accanto a questo, facciamo una formazione che fa anche delle simulazioni d'aula, che aiuta a stare a un tavolo negoziale, ecc. Oltre al fatto che cerchiamo di far sì che lungo tutta la penisola i lavoratori partecipanti ai corsi s'incontrino, si conoscano e si scambino informazioni, cercando di creare un’unità omogenea su territori che hanno differenze enormi", aggiunge la dirigente sindacale.

"Di solito, facciamo corsi mettendo assieme Rsa e dirigenti sindacali. Imparare a fare il dirigente di una categoria così variegata come Nidil è molto più difficile che per un metalmeccanico, un edile o un esponente del pubblico impiego, ma è la nuova frontiera del sindacalismo moderno. Per i nostri dirigenti si tratta di una palestra davvero formativa, dove imparano a gestire fasi negoziali complesse. Trattare sui collaboratori o sulle partite Iva è difficile, ci vuole grande flessibilità e una grande capacità creativa al tavolo di trattativa. Abbiamo molti dirigenti giovani che pian piano entrano in un percorso sindacale molto legato al mercato del lavoro odierno", rileva ancora la sindacalista.

L'avvocato Floriana Solaro proviene da Enna ed è la segretaria di Nidil di quella provincia. “Inizialmente, mi sono avvicinata al sindacato per avere informazioni, considerando l’assoluto individualismo presente tra gli avvocati, soprattutto fra i giovani praticanti. Mi sono iscritta a Nidil - nato da poco - per portare avanti la battaglia in difesa dei diritti dei praticanti. Mi sto occupando di strutturare una categoria molto particolare, perché non c’è una platea di lavoratori specifica, ma ti trovi di fronte a tante singole identità, che vengono allo sportello del sindacato ognuna con la propria peculiarità, magari per fare vertenza o anche per una semplice consulenza. Ho partecipato al corso di formazione di Nidil nazionale del marzo scorso, che mi ha dato la possibilità di conoscere assai meglio i servizi che riusciamo a mettere a disposizione di tutti. Abbiamo attivato uno sportello informativo per lavoratori in somministrazione, un altro per disoccupati, e grazie al corso cui ho partecipato, ho preso spunti per migliorare l’attività sul territorio. Nidil è la categoria più confederale di tutte - per usare le parole del nostro leader Claudio Treves - proprio perché necessita della collaborazione di tutte le altre categorie”.

Gianluca La Coppola è un lavoratore in appalto di una ditta che fornisce il servizio di portierato presso l’università di Firenze, e come Rsa ha fatto il corso di formazione di Nidil. “Un'esperienza positiva. Durante il corso mi sono ritrovato a casa, perchè sia il mondo degli appalti che il lavoro in somministrazione sono simili, in quanto entrambi sono mondi dove ti tolgono diritti. Il metro di misura è comune. La formazione svolta è stata utilissima per il mio lavoro, in quanto mi ha dato tante informazioni che non conoscevo e poi mi sono confrontato con altri lavoratori e delegati, ognuno con la sua esperienza diversa, ma sempre all’interno della Cgil”.

“Nidil non è una categoria, ma una specie di piccola confederazione, con tutti i problemi e le contraddizioni delle figure deboli del mercato del lavoro, che spesso altre categorie fingono di non vedere – sostiene Giancarlo Pelucchi, responsabile formazione Cgil nazionale –. Nel contempo, è un elemento di debolezza, perché è una categoria giovanissima, ma è anche la forza futura del sindacato, perché lì dentro c’è tutto, essendo presenti al suo interno tutte le nuove figure professionali. Nidil è lo ‘specchietto’ che fa emergere la cattiva coscienza del sindacalista Cgil, che fatica a stare dietro ai continui cambiamenti e trasformazioni, perché tocca l’intero processo di precarizzazione sempre più diffuso nel mondo del lavoro, che noi cerchiamo di combattere in tutti i modi”.