«C'era un ragazzo di 28 anni»: S. Giovanni per Regeni

La richiesta di verità e giustizia per il ricercatore italiano ucciso in Egitto è stata al centro del tradizionale Concertone di Roma per la Festa dei Lavoratori. In 300mila per musica e diritti
“C’era un ragazzo di 28 anni che come noi amava la vita e la libertà..ora vive in ognuno di noi…”. Con queste parole, dedicate a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano sequestrato, torturato ed ucciso in Egitto ad opera ancora di ignoti, ieri Luca Barbarossa ha aperto il Concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni.
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Le immagini del corteo, S.Caleo
Barbarossa, che ha condotto la kermesse insieme a La Mario (Mariolina Simone) ha quindi letto un messaggio dei genitori di Giulio Regeni: "Grazie mille a tutti voi. Che siete qui per divertirvi, cantare e chiedere insieme il rispetto dei diritti per tutte le persone, grazie! Non smettiamo di chiedere insieme verità per Giulio e tutte le persone che sono state private dei diritti e delle libertà. Buon Primo Maggio a tutti".
#1M2016 musica per unire generazioni, idee, speranze PrimoMaggio #CgilCislUil pic.twitter.com/4e3JJufHeA
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) 1 maggio 2016
Enorme, come ogni anno, l’afflusso di giovani nella piazza del concertone. Circa 300mila persone si sono alternate sotto il palco del Primo Maggio. E straordinaria è stata anche la risposta “social”. Il Concertone è stato infatti a lungo trend topic italiano su Twitter con l' hashtag #1m2016.
Sul palco decine di artisti che hanno infiammato il pubblico. Da Max Gazzè a Vinicio Capossela, dagli Asian Dub Foundation, a Marlene Kuntz. E ancora, tra gli altri, i Tiromancino, Fabrizio Moro, Gianluca Grignani, Nina Zilli, Nada con A Toys Orchestra, Perturbazione, Bandabardò, Mau Mau, Modena City Ramblers, Enzo Avitabile, Il Parto Delle Nuvole Pesanti e il gran finale con gli Skunk Anansie.
