Cgil, Cisl e Uil del Trentino giudicano positivamente la revisione dei criteri Icef varata ieri dalla giunta provinciale. La nuova disciplina, che entra in vigore da domani, 1° luglio, renderà più equa la valutazione delle situazioni economiche e patrimoniali.

Secondo le tre sigle sindacali, è particolarmente significativo l'innalzamento della deduzione da 1.000 a 1.500 euro per il lavoro femminile, “una misura che, seppur contenuta, premia le donne che lavorano” e l'istituzione di un comitato di valutazione per l'applicazione della disciplina Icef.

Altro, però, resta da fare per rendere lo strumento ancora più equo ed efficace. Cgil, Cisl e Uil chiedono, in particolare, "alla Provincia di introdurre l'indicizzazione al costo della vita dei parametri di calcolo della condizione reddituale delle famiglie, così come previsti dalla disciplina Icef. Attualmente, nel caso di alloggi sociali, aumenti puramente nominali di salari, stipendi e pensioni determinano in automatico aggravi di spesa, o addirittura la perdita del diritto all'alloggio per i nuclei familiari coinvolti".

Per le tre confederazioni sindacali, "è urgente anche armonizzare i livelli di invalidità ai fini Inail con quelli ai fini dell'invalidità civile, per evitare disuguaglianze ingiuste nella determinazione della condizione economica tra persone portatrici di disabilità".