"Quattromila lavoratori Cri in difesa dei servizi e del posto di lavoro" recitava uno degli striscioni esposti davanti al
ministero della Salute in occasione della manifestazione dei lavoratori della Croce Rossa, promossa lunedì 11 maggio da Cgil, Cisl, Uil e Cisal. Una manifestazione molto partecipata, promossa proprio per chiedere al ministro Lorenzin un tavolo di discussione sul decreto legge 178 del 2012 che, secondo i sindacati della Funzione Pubblica, contiene alcuni "punti irrisolti che, da un lato, impediscono un corretto svolgimento del tavolo sulla mobilità aperto presso il dipartimento della Funzione Pubblica e, dall'altro, evidenziano alcune lacune e contraddizioni anche sulla corretta attribuzione di funzioni alla Cri".

E il tavolo, al termine della manifestzione, molto partecipata, è arrivato. "C'è l'impegno della responsabile del dicastero, Beatrice Lorenzin, a convocare a breve un tavolo sulla riforma della Croce Rossa", hanno scritto i sindacati dopo la mobilitazione. 

In piazza, i sindacati insieme a centinaia di lavoratrici e lavoratori della Cri, hanno ribadito le ragioni della protesta, "a partire dai posti di lavoro a rischio, circa 1.500, e dai possibili tagli ai salari, passando per la svalutazione delle competenze specifiche, fino alla tenuta dei servizi. E hanno chiesto una riorganizzazione vera della Croce Rossa, da fare insieme ai lavoratori". In attesa della convocazione, hanno detto ancora le quattro sigle di categoria, "la mobilitazione continua in tutti i posti di lavoro: serve la prosecuzione del tavolo di confronto, già aperto al ministero della Funzione pubblica, per definire in modo condiviso i criteri della mobilità”.