"Non abbiamo mai pensato di fare a meno di ruoli dirigenziali nelle responsabilità economico finanziarie della sanità regionale. Non solo non l’abbiamo mai pensato, ma non l’abbiamo mai detto!" Così, i segretari generali di Cgil e Fp Umbria, Mario Bravi e Wanda Scarpelli, in una nota congiunta.

"Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che in questo quadro di riassetto e di vera e propria confusione che è in atto nella pubblica amministrazione. Un vero e proprio delirio istituzionale, di cui è responsabile essenzialmente il Governo nazionale. Adesso occorre uno stop, in cui chiedere alla Regione un atto di indirizzo e di programmazione, finalizzato a definire un quadro preciso delle disponibilità presenti in tutte le articolazioni delle strutture pubbliche, verificando risorse, apicalità e bisogni da affrontare. Quindi, la priorità, in questo momento, non è quella di bandire nuovi concorsi, tra l’altro, per incarichi che da lungo tempo, ci risulta, sono affidati ad interim", proseguono i due dirigenti sindacali.

"Per questo, chiediamo di riaprire un confronto a 360 gradi, chiudendo la fase degli slogan fine a se stessi, con una consapevolezza forte, quella di rappresentare come Cgil e Fp una parte rilevante degli operatori della sanità del nostro territorio, che con il loro lavoro quotidiano consentono all’Umbria di essere un punto di eccellenza, nonostante tutto. Perciò, invitiamo la Regione a riavvolgere il nastro della polemica e a riaprire un confronto rispettoso del ruolo delle forze sindacali e del lavoro", conclude il comunicato di Bravi e Scarpelli.