Il nuovo numero di RPS dedicato ai lavoratori poveri approfondisce un tema, dai confini ampi e sfrangiati, di stringente attualità economica e sociale. Ai suoi estremi si ritrovano la progressiva perdita di riconoscimento culturale ed economico del lavoro manuale, in particolare se svolto nei settori di servizio alla persona, e la svalorizzazione di attività ad alto o medio contenuto professionale, in quanto scarsamente richieste dal nostro tessuto economico e produttivo, tanto più se svolte da giovani in condizioni di precarietà occupazionale.

Il fascicolo affronta il problema da più punti di vista, innanzitutto mettendo a fuoco le dimensioni e le caratteristiche dei lavoratori poveri, in Italia in primis, e in secondo luogo descrivendo e valutando nel concreto le politiche di intervento. La prima sezione presenta cinque contributi di economisti che descrivono e analizzano proprio l’incidenza e le caratteristiche dei lavoratori poveri all’interno nel quadro dell’andamento delle retribuzioni, in chiave comparata e in Italia. La seconda e la terza sezione sono invece interamente dedicate al tema delle politiche di contrasto della povertà di chi lavora.

Anche la Parola chiave di questo numero “Lavoro e Disuguaglianza”, è strettamente intrecciata con il tema povertà. Il Focus è invece dedicato ai percorsi occupazionali e retributivi delle donne lavoratrici che diventano madri. Infine, la Lettura, presenta ampi stralci di un recente Rapporto della Fondazione inglese Nef sulle retribuzioni e sulla valutazione delle occupazioni in base al benessere collettivo, ossia, alla produttività sociale.

Contributi di Massimo Baldini, Cécile Barbier, Rossella Basile, Francesca Bastagli, Lorenzo Birindelli, Giuliano Bonoli, Carlo Caldarini, Vincenzo Carrieri, Angelo Castaldo, Fernando Di Nicola, Laura Dragosei, Maurizio Franzini, Sergio Ginebri, Elena Granaglia, Helen Kerseley, Eilis Lawlor, Antonella Meo, David Natali, Michele Raitano, Susan Steed, Kitty Stewart.

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Da segnalare
inoltre le seguenti iniziative e forum che avranno luogo a Roma rispettivamente nei mesi di settembre e novembre 2012.


QUINTA CONFERENZA ANNUALE ESPANET ITALIA 2012.
RISPOSTE ALLA CRISI. ESPERIENZE, PROPOSTE E POLITICHE DI WELFARE IN ITALIA E IN EUROPA

Roma, 20- 22 settembre 2012
Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro 5

La Conferenza intende dedicare attenzione privilegiata alle politiche rivolte a rispondere alle domande generate dalla crisi e all’analisi delle sfide ancora irrisolte con cui occorre misurarsi e che risalgono a ben prima di essa: dalla disoccupazione e dalle disuguaglianze di reddito e di ricchezza alla povertà e alla vulnerabilità. Su questo sfondo la Conferenza si propone di approfondire i cambiamenti introdotti nei principali ambiti del welfare, dal sistema pensionistico alla sanità, dall’istruzione alle politiche dell’immigrazione, della famiglia e della non autosufficienza, ma anche nelle politiche di welfare locale.

La conferenza sarà organizzata in tre sessioni plenarie
(una dedicata alla governance europea e alle politiche sociali negli stati membri; la seconda ai concetti e alle misure del benessere; la terza alla povertà e alle diseguaglianze durante e dopo la Grande Recessione) e in oltre venti sessioni parallele in cui verranno affrontati le questioni di più stringente attualità in tema di welfare.

Per maggiori informazioni:

www.espanet-italia.net/conferenza2012

www.ediesseonline.it/riviste/rps/eventi/quinta-conferenza-annuale-espanet-italia-2012



FORUM ANNUALE RPS 2012.
LA CLASSE DIRIGENTE PUBBLICA: RUOLI DI GOVERNO E CAPACITÀ AMMINISTRATIVA

Roma, lunedì 26 e martedì 27 novembre

In una fase di imponente crisi economica cui è connessa l’esigenza tanto di un contenimento della spesa pubblica quanto di una maggiore efficacia delle politiche e delle azioni intraprese, il Forum di RPS, realizzato in collaborazione con ESPAnet Italia, vuole rappresentare un’occasione di analisi e di confronto sul ruolo della classe dirigente pubblica in relazione al raggiungimento di tali obiettivi.

L’analisi del caso italiano sarà al centro di una riflessione che si svilupperà in prospettiva comparata. Quali sono i processi di formazione e selezione delle nostre classi dirigenti? Quanto incide negativamente la commistione fra ceto amministrativo e politico? Quali sono le conseguenze sulla qualità dello sviluppo e su quella dei servizi alla cittadinanza? Infine, in cosa l’Italia si distingue rispetto agli altri paesi dell’UE? Il Forum sarà l’occasione per riflettere su ipotesi di modernizzazione amministrativa e di cambiamento della dirigenza pubblica, sul rapporto tra classi dirigenti e legalità e, infine, su quei casi di eccellenza nella gestione pubblica, rintracciabili soprattutto a livello locale.

Nelle prossime settimane sul sito di Rps verrà pubblicato il programma integrale dell'iniziativa.