Tricolori con accanto bandiere con la croce celtica e picchetto davanti alla sede di via Montebuono, a Roma, per l'anniversario della morte del 17enne Francesco Cecchin, militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1979. Lo riferisce l'Adnkronos. Il sindaco Gianni Alemanno, che non si è dissociato dalle bandiere, ha intitolato un giardino proprio a Cecchin dichiarando: "Non è un monumento di parte, ma un dono per la memoria di tutta la città".

Nei giorni scorsi, forte contrarietà all'intitolazione è arrivata dall'Anpi. "Noi siamo per la ricostruzione di un percorso della memoria condiviso - ha dichiarato il presidente dell'associazione partigiani del II Municipio, Mario Bottazzi -. Qui, invece, si fa piombare un'intitolazione unilaterale legata a una vicenda terribile ma mai elaborata e discussa nel Municipio e senza che ci sia stato un confronto come invece è avvenuto per i casi Mattei, Verbano e Di Nella. Siamo preocccupati per la recrudescenza di una certa violenza politica anche in questa zona. Forse sarebbe bene che il sindaco ci ripensasse. Quel muretto, secondo me, andrebbe intitolato a tutte le vittime della violenza politica di qualsiasi parte".