La Cgil Alto Adige ha indetto per domani, venerdì 9 aprile, uno sciopero generale con astensione dal lavoro nelle ultime quattro ore di ogni singolo turno di lavoro per chiedere al Governo, e alla Provincia Autonoma, di intervenire con segnali concreti a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi e delle fasce più deboli. E’ escluso dallo sciopero il settore del Trasportio Pubblico Locale, ai sensi della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Lo rende noto la stessa Cgil Agb in una nota.

Sempre domani, a partire dalle 15 e fino alle 18, a Bolzano, la Cgil/Agb promuove una manifestazione con presidio davanti al palazzo del Comune, alla quale prenderà parte il segretario nazionale Fulvio Fammoni, responsabile Dipartimento lavoro della Cgil, personalmente impegnato sulla questione Ddl lavoro.


"In Alto Adige
- si legge nel comunicato sindacale - sono diecimila le persone in cerca di lavoro. Nell’ultimo trimestre del 2009 il tasso di disoccupazione nella provincia autonoma è salito al 4,1%, il valore più alto degli ultimi dieci anni".


“Ci sono forti rischi per l’occupazione nell’edilizia e nella piccola e media impresa di trasporto, di servizi e del commercio – sottolinea Lorenzo Sola, segretario generale Cgil/Agb – con questo sciopero vogliamo lanciare un segnale importante per la nostra provincia e per la sua politica sociale ed economica non sempre rispondente agli interessi dei lavoratori e dei pensionati. Per questo motivo chiediamo al Governo, alla Provincia di Bolzano e a Confindustria di garantire la prosecuzione degli ammortizzatori sociali, di incrementare il reddito per i lavoratori in cassa integrazione, mobilità, disoccupazione, stabilizzando la L.Regionale 5 del 15/07/09, per il sostegno al reddito, estendendo ulteriormente le tutele ai precari”.


Unitariamente alle richieste avanzate e sostenute con lo sciopero generale indetto dalla Cgil, a livello nazionale, lo scorso 12 marzo, la Cgil Alto Adige avanza alla Provincia una serie di istanze per il sostegno dei lavoratori che hanno perso il proprio posto di lavoro e dei pensionati:
“Chiediamo la riduzione dell’Irap in provincia di Bolzano a fronte di garanzie su investimenti e livelli occupazionali, puntando su innovazione e ricerca – prosegue Sola - nuovi investimenti sulle opere pubbliche per far ripartire il settore delle costruzioni e dell’edilizia pubblica, come la messa in sicurezza del territorio, delle scuole, risanamenti, attuando una riconversione energetica finalizzata all’utilizzo di fonti alternative e pulite. Alla Provincia chiediamo di valutare l’esenzione dell’addizionale Regionale dell’Alto Adige per i soggetti con un indicatore Isee fino a 16.000 euro".

"Rivolgendoci ai Comuni - prosegue ancora il segretario altoatesino - chiediamo di applicare l’addizionale comunale, che oscilla tra 0,2 e 0,5%, così come previsto all’origine, ovvero legandola a determinati progetti e non come entrata fiscale aggiuntiva magari per sopperire all’abolizione dell’Ici prima casa".