A pochi giorni dallapprovazione della legge di bilancio, la Cgil, insieme a Cisl e Uil, torna in piazza. Tre giorni di assemblee pubbliche di cui saranno protagoniste le delegate e i delegati dei lavoratori di numerose realtà produttive del nostro Paese. Addetti di multinazionali e imprese grandi e piccole, il cui orizzonte è caratterizzato da difficoltà, tagli e chiusure. Una situazione che travalica la crisi iniziata ormai più di dieci anni fa. Si sono dati appuntamento a Roma, in piazza Santi Apostoli, per il 10, 12 e 17 dicembre a partire dalle 9,30 per tre giornate di assemblee pubbliche in cui prenderanno la parola per raccontare il proprio quotidiano. Uno spaccato che attraversa territori, settori produttivi e mansioni, per rappresentare, di fronte a governo e imprese, la mancanza di sviluppo dovuta allassenza di una politica industriale. Tre giornate per avanzare le proposte contenute nella piattaforma unitaria, e già discusse in migliaia di assemblee svolte dai lavoratori nel corso dellultimo anno. Tre giornate in cui saranno proprio loro i protagonisti, con i loro problemi e la loro capacità di proposta. Tra loro, i dipendenti di molte delle aziende, le cui carte sono finite sui tavoli di crisi del Ministero dello sviluppo economico. Questo 2019 sta per concludersi con 149 vertenze ancora prive di soluzione. -- da Roma Alessandra Migliaccio, assistente di volo Alitalia; da Napoli Raffaele Romano, delegato sindacale Whirlpool; da Bojano (CB) Mauro Latessa, lavoratore Gam ex Arena; da Taranto Francesco Brigati, Rsu Arcelor Mittal