Così Anna Maria Furlan, segretario generale della Cisl: Occuparsi del Sud non è certo una questione meridionale: siamo tutti sulla stessa barca. Comprimere il potere d'acquisto di chi vive al Mezzogiorno comporta problemi seri per tutto il Paese. Non ci arrendiamo alla logica delle due Italie: per far ripartire il treno non basta tagliare i vagoni di coda, è una follia, bisogna andare tutti insieme. L'Italia è una e indivisibile, come recita la nostra splendida Costituzione. Anche la politica, a suo avviso, deve uscire dall'oblio: basta misure di circostanza, sono troppo abituati ai selfie e poco ai progetti seri, il Sud non ha bisogno di paternalismo o assistenzialismo, ma di infrastrutture, legalità e lavoro.