Landini: servono politiche nuove
In un momento in cui le previsioni economiche sono sempre più critiche (con la previsione di un possibile crollo del Pil del 10%) e in vista dell’arrivo delle ingenti risorse dell’Europa con il Recovery Fund, è sempre più urgente fare il punto sulle scelte di politica economica da mettere in campo. Di una ricostruzione all’insegna della sostenibilità si parla oggi su Collettiva.it. Nel pezzo di Carlo Ruggiero il resoconto del convegno organizzato dalla Fillea Cgil dal titolo “Lavoro e sviluppo. Le proposte del sindacato per una politica industriale delle infrastrutture”, che si è svolto ieri nella sala Di Vittorio della Cgil nazionale. L’obiettivo del dibattito, a cui hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, quello della Filt Stefano Malorgio e Vito Miceli, vicepresidente Anceferr, Associazione nazionale costruttori edili ferroviari riuniti (coordinamento a cura del vicedirettore de La Stampa, Paolo Griseri) è stato proprio quello di proporre il contributo del sindacato degli edili all’elaborazione di un nuovo modello sostenibile per il Paese. Sull’Italia tra l’altro stanno per piovere i miliardi del Recovery Fund, che vanno però gestiti e indirizzati affinché si traducano in infrastrutture utili al rilancio del Paese. Per il segretario generale, Alessandro Genovesi, in piena pandemia e nel bel mezzo della crisi che ha generato, appare infatti fondamentale “una nuova politica industriale per le infrastrutture che sia fortemente coerente con le indicazioni che giungono dall’Unione europea”. ..Una direzione confermata dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini, consapevole che la pioggia di fondi che sta per arrivare può progressivamente diventare un terreno di scontro tra chi teorizza di “tornare a come eravamo prima” e chi, come la Cgil ritiene fondamentale impostare nuove strategie industriali e sociali, partendo dai bisogni, di aree interne, periferie metropolitane, vecchi distretti industriali in crisi di identità”. I fondi che stanno per arrivare, ha detto Landini, “avranno un impatto sulle infrastrutture, devono fare parte di un progetto, non vanno dispersi in 1000 diversi investimenti”. “Bisogna ridurre le stazioni appaltanti – ha continuato -, applicare le norme legislative per il rispetto dei contratti, e soprattutto bisogna evitare la logica del massimo ribasso. Su questo chiediamo che il governo convochi un tavolo anche con le parti sociali, perché bisogna gestire questi fondi anche attraverso la partecipazione dei lavoratori”.

Sempre su Collettiva da segnalare l’intervista di Patrizia Pallara a Salvatore Settis: “La vera grande opera è mettere in sicurezza l’Italia”.

Su La Stampa, ma anche su altri quotidiani, il quadro drammatico del dissesto idrogeologico nazionale. Il quotidiano torinese dedica due pagine intere all’argomento (p. 10 e 11): “Nord-Ovest fragile, metà abitanti a rischio calamità: 95 eventi in 10 anni”

Alluvioni. Due operai di Imperia muoiono schiacciati dal trattore
Da Repubblica, p.23: “Due morti sulla ruspa, liberavano le strade dal fango” “Ieri pomeriggio poi, la tragedia: due operai imperiesi che nel Comune di Bajardo, entroterra di Sanremo, ripulivano una strada coperta da tronchi e arbusti, sono precipitati con la loro ruspa giù per un burro ne. Morti schiacciati dal mezzo. Marco Lanteri tra un mese avrebbe compiuto 47 anni, aveva una compagna e una figlia di 7. Maurizio Moraldo ne aveva 42. Erano cugini, abitavano poco lontano, avevano una picca la impresa edile: come tutta la gente della zona, da 3 giorni lavoravano senza sosta. “La fretta è una cattiva compagnia. Quando si pretende che le ditte svolgano in 5 minuti il lavoro che non è stato effettuato in anni di mancato controllo delle strade, ecco f risultati”,  così accusa Francesco Laura, sindaco di Bajardo, intervistato da Riviera4. it. “Non voglio sentire parlare di cause eccezionali: se il bosco e le cunette avessero la giusta manutenzione, disgrazie del genere non accadrebbero”.

Ripartire da ponti e strade
Su La Stampa il ragionamento di Stefano Lepri: ..” Un consiglio arrivato ieri dal Fondo monetario internazionale è che ci si impegni intanto sulla manutenzione delle opere pubbliche esistenti. In un Paese dove strade e ponti franano per le piogge, pare una buona idea per superare i primi mesi; lasciando poi il posto alle opere infrastrutturali più impegnative, volte al futuro. Lungo un inverno che sarà duro per l'occupazione, occorrerà che i sostegni e gli incentivi delineati ieri vengano scelti bene. Una buona metà della perdita di posti di lavoro attesa è già avvenuta, a scapito soprattutto dei precari. Ma il pericolo della scomparsa di posti fissi, di chiusura di intere aziende, farà più impressione. Per il momento, la differenza maggiore la continuerà a fare il virus. Gioverebbe anche all'economia poter contare su piani chiari di potenziamento delle strutture sanitarie, anche nazionali per le Regioni che sono state finora meno capaci nella gestione. Magari contando su quei 37 miliardi di prestito europeo aggiuntivo che al M5s continuano a temere senza saper spiegare perché”.

Le altre notizie del giorno
Sulle prime pagine e sulle agenzie di stampa le notizie su cui si concentra l’attenzione riguardano l’obbligo delle mascherine anche all’aperto e la scelta del governo di non attivare il lockdown di locali e ristoranti, mentre la ministra Azzolina esclude qualsiasi effetto negativo sulla scuola. Il nuovo Dpcm verrà presentato oggi in Parlamento dal ministro della Salute, Roberto Speranza.  Via libera intanto del Consiglio dei ministri al nuovo decreto su sicurezza e immigrazione, che riscrive i dl Salvini. Niente più multe milionarie alle ong e si amplia il sistema di accoglienza, introducendo il regime di protezione speciale (vedi più avanti un approfondimento  dalle pagine di Repubblica). L’altro titolo sulle prime pagine riguarda i ballottaggi delle amministrative che hanno premiato la linea dell’accodo tra Pd e Cinque Stelle: cinque sindaci al Pd: Andria e Chieti strappati alla destra; Bolzano, Lecco e Reggio Calabria. Matera ai Cinque Stelle. Crotone e Enna agli indipendenti. Al centrodestra solo Arezzo. Questi gli esiti dei ballottaggi nei capoluoghi di provincia. Zingaretti e Di Maio brindano alla coalizione di governo.  Continua intanto l’allerta maltempo che oggi interesserà sei regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Umbria e Veneto. Liguria el Piemonte chiedono lo stato di calamità. Il premio Nobel per la Medicina va ai virologi americani Alter, Houghton e Rice per la scoperta del virus dell'epatite C.  Intanto in Italia si continua a litigare sul campionato. “Il protocollo per il calcio c'e' e non si tocca, ma va rispettato e se qualcuno sbaglia paga; nessun rischio di stop per il campionato”, così ieri il ministro Spadafora e il presidente federale Gravina.  Il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, positivo al tampone. Evacuata la redazione. Sul Messaggero la truffa dei finti tamponi a Civitavecchia. Sempre sul Messaggero da segnalare una interessante panoramica internazionale sull'andamento della pandemia. Negli Stati Uniti la situazione peggiore.

L’addio a Carla Nespolo, combattente per la democrazia
Su molte prime pagine l’addio alla presidente dell’Anpi, Carla Nespolo, la prima donna eletta (nel 2017) alla guida dell’associazione partigiani senza essere stata partigiana. Sul manifesto l’intervista di Massimo Franchi a Susanna Camusso, la ex segretaria generale della Cgil che ha condiviso con Carla Nespolo molte battaglie negli ultimi anni: “Era una combattente che sapeva unire le lotte”. “Era straordinariamente affettuosa – dice Susanna Camusso – e lavorava per non escludere. Per lei il femminismo era democrazia, diritti e rappresentanza. Lascia un’organizzazione vitale” (manifesto, p. 9). Su Collettiva le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “Una perdita dolorosa per tutti noi. Per il Paese, per la democrazia, per l’antifascismo, per il sindacato”.

A rischio riforma del fisco e pensioni
Ne parlano sul Corriere della Sera, Enrico Marro e Lorenzo Salvia: “Manovra, la riforma Irpef slitta al 2022. Sale la spesa per le pensioni, deficit al 10,8%” (p.33).  Dopo aver descritto i dati e le previsioni contenuti nella  nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, Marro e Salvia scrivono: “In questo quadro la riforma dell'Irpef verrà inserita, come ha confermato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, in un disegno di legge delega e potrà quindi scattare solo nel 2022. L'anno prossimo ci sarà intanto la conferma del taglio del cuneo fiscale (bonus fino a 10o euro al mese) sui redditi da lavoro dipendente fino a 4o mila euro e l'avvio dell'operazione assegno unico sui figli. L'anno prossimo verrà impostata anche la riforma delle pensioni che dovrà sostituire, dal 2022, Quota l00. Ma anche qui pochi spazi, avverte la NaDef. La spesa per pensioni rispetto al Pil, rapporto che fino al 2010 era sotto il 15%, ha infatti raggiunto il 17,1% nel 2020. Scenderà nei prossimi anni attestandosi al 16,3%, oltre un punto percentuale di Pil al di sopra del dato 2018. Un andamento sul quale pesano anche le uscite per la stessa Quota l00, sebbene inferiori al previsto. E, guardando lontano, il documento avverte che nel 2044 il rapporto tra spesa previdenziale e Pil arriverà al 16,5%, essenzialmente per d'incremento del rapporto tra numero di pensionati e numero di occupati indotto dalla transizione demografica. Una tendenza che sopravanza l'effetto di contenimento degli importi pensionistici che deriva dalla graduale applicazione del sistema contributivo, meno vantaggioso del retributivo. Dopo il 2045, il rapporto tra spesa previdenziale e Pil scende in maniera robusta…

Sullo stesso tema, con un approfondimento specifico sulla spesa previdenziale, scrive Alessandro Barbera su La Stampa: “Incubo Coronavirus per il ritorno alla crescita . Crisi e quota 100, vola la spesa per le pensioni” (a pagina 2) “In ogni caso – scrive tra l’altro Barbera - il governo stima di varare a ottobre una manovra da quaranta miliardi di euro, ventidue dei quali generosamente concessi dall'Unione. La riforma fiscale si farà, ma con calma, entro inizio 2022, dice Gualtieri. Nel frattempo «è possibile» (sempre parole di Gualtieri) che si trovino i fondi per finanziare l'assegno unico per i figli, un desiderata del Pd sin dall'anno scorso. Il ministro non a caso usa il condizionale. Prima di fare promesse deve trovare i soldi per rifinanziare il reddito di cittadinanza (la crisi ha aumentato il numero di domande), trovare i fondi per confermare il rafforzamento del bonus Renzi e il taglio dei contributi previdenziali al Sud…

Indagine Doxa: il 58% delle famiglie italiane in difficoltà
Dal Sole 24 ore, p. 20. Se prima del lockdownle famiglie che dichiaravano di essere in difficoltà ad arrivare a fine mese erano il 46%, da giugno in poi questa quota è salita al 58%. I dati, elaborati da Doxa, sono stati resi noti ieri da Maria Bianca Farina, presidente dell'Ania che insieme a Daniele Franco, presidente Ivass e da Anna Maria Lusardi che hanno aperto i lavori della seconda Giornata dell'Educazione assicurativa, organizzata dal Forum Ania Consumatori, in collaborazione con l'Ivass, nell'ambito del "Mese dell'educazione finanziaria" promosso dal Comitato Nazionale EduFin. “Ci siamo trovati esposti a rischi prima non evidenti o comunque non ben compresi — ha fatto notare anche Franco — . Si sono confermati i profili di vulnerabilità del sistema economico di fronte a eventi di tipo catastrofale”. La lezione da trarre è che occorre rafforzare sia la prevenzione, sia la capacità di gestione delle crisi e l'educazione assicurativa “è cruciale per rendere individui e imprese più consapevoli dei rischi che corrono e degli strumenti che possono attivare per gestirli”, ha spiegato Franco. .

Immigrazione, cancellati i decreti Salvini
Dal pezzo di Alessandra Ziniti su Repubblica: “Il nuovo decreto immigrazione che manda in archivio i decreti sicurezza di Matteo Salvini è legge. Dopo meno di un'ora di confronto a Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri ha approvato il testo proposto dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese dopo una complessa mediazione tra le due anime del governo, quella di Pd e Leu che spingeva per il superamento dei provvedimenti di Salvini e il M5S che voleva limitarsi a recepire le osservazioni del presidente della Repubblica. "I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un'Italia più umana e sicura. Un'Europa più protagonista", annuncia su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti appena da Palazzo Chigi filtra la notizia dell'approvazione del decreto. Il soccorso delle vite in mare, innanzitutto, come obbligo costituzionale e internazionale, il divieto di espulsione e respingimento di chi nel suo Paese rischia torture o trattamenti disumani a cui va riconosciuta la protezione speciale. E il diritto ad essere accolti e integrati, i punti fondamentali del nuovo decreto in nove articoli dedicati all'immigrazione..

Medici. La Fp Cgil chiede lo sblocco delle graduatorie.
“Sbloccare le graduatorie del concorso per le scuole di specializzazione in medicina”. A chiederlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, spiegando che: “Abbiamo appreso con sconcerto, ma soprattutto con preoccupazione, la notizia pubblicata sul sito del Ministero dell'università e della ricerca (Mur) relativa al blocco della graduatoria dei 23 mila medici aspiranti specializzandi che attendevano per oggi la tanto attesa pubblicazione per l'accesso alle scuole”. “A causa dei numerosi ricorsi arrivati, infatti, - prosegue il dirigente sindacale - il Mur ha ritenuto necessario bloccare la pubblicazione per un principio di autotutela, mettendo in grave difficoltà 23 mila famiglie che dovranno attendere non si sa per quanto prima di conoscere i risultati per i quali hanno lavorato e studiato per mesi”. In questo modo, continua Filippi, “si bloccano i medici e si paralizzano le scuole. Per noi è inaccettabile.

L’agenda degli appuntamenti.
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.it