“Una perdita dolorosa per tutti noi. Per il Paese, per la democrazia, per l’antifascismo, per il sindacato”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commenta la scomparsa di Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Anpi dal novembre 2017, prima donna a capo dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia. Malata da tempo, Carla Nespolo è scomparsa oggi (lunedì 5 ottobre) all’età di 77 anni.

“Ha lottato e si è impegnata per tutta la vita nel solco dei valori della Resistenza, raccogliendo – lei, che pur non aveva partecipato direttamente alla lotta di liberazione - l'eredità di quelle donne e quegli uomini che ci hanno ridato la libertà e ci hanno donato la Costituzione”. Landini evidenzia che “nel solco di questo percorso di vita, Carla è stata un’importante figura della sinistra, offrendo il suo contributo di passione e conoscenza alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori, ed è stata particolarmente vicina alle organizzazioni sindacali che quelle aspirazioni e quei bisogni intendono rappresentare”.

Nata a Novara il 4 marzo 1943 e residente ad Alessandria, è stata la prima parlamentare comunista piemontese. Carla Nespolo era di famiglia partigiana e antifascista: lo zio (fratello di sua madre) Amino Pizzorno (nome di battaglia Attilio) è stato vicecomandante della VI Zona partigiana, operante tra Piemonte e Liguria. Ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici: dal 1970 al 1975 è stata consigliere provinciale di Alessandria, nel 1975-1976 ha ricoperto il ruolo di assessore all'Istruzione della Provincia di Alessandria.

Nel 1976 viene eletta alla Camera per due legislature, nel 1983 è senatrice della Repubblica, anche in questo caso per due legislature (ricoprendo diversi incarichi, come vicepresidente della Commissione Istruzione e della Commissione Ambiente). È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, componente della Commissione di vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne.

“In tutti questi anni, prima come esponente politica e poi come presidente dell’Anpi, Carla - ricorda il segretario generale - è stata per noi della Cgil un punto di riferimento importante, una risorsa cui ricorrere, anche nei momenti più difficili, per apprendere come coniugare le rivendicazioni sociali con l’antifascismo e l’impegno contro il razzismo, cui in questi ultimi anni Carla si è dedicata con grande dedizione”.

In conclusione, Maurizio Landini afferma che “con la sua scomparsa, la Cgil perde un punto di riferimento essenziale”. Nell’esprimere il più profondo cordoglio a nome di tutta la Cgil, il segretario generale intende “riaffermare nel suo nome l’impegno del sindacato a sostenere e praticare i valori dell’antifascismo come base costituente della nostra democrazia e della nostra Repubblica. Grazie di tutto Carla”.