"Il Servizio Sanitario Nazionale rappresenta una delle più straordinarie realtà messe in atto nel nostro Paese per garantire ad ogni persona il diritto alla Salute. Un Servizio fatto di donne e uomini che ogni giorno con impegno, passione e dedizione mettono in atto proprio quella previsione costituzionale possibile grazie alle competenze e abilità acquisite dai professionisti sanitari". Così in un comunicato le Federazioni e i Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sanitarie e socio-sanitarie ritengono che "il Servizio Sanitario Nazionale debba essere sostenuto per ragioni etiche e di giustizia sociale, radicate nell’art. 32 della nostra Carta Costituzionale".

"Le non sufficienti risorse determinano, infatti, una riduzione di prestazioni erogate ai cittadini - si legge nel comunicato - e una conseguente uscita di fatto dalla concreta esigibilità di numerose tutele. I Professionisti sanitari e socio-sanitari ritengono quindi indispensabile un finanziamento del Ssn e standard attesi simili a quelli di Francia e Germania, al fine di garantire le prestazioni ai cittadini anche attraverso un processo di inevitabile riordino del nostro Servizio Sanitario che passa necessariamente da un potenziamento delle risorse umane".

La protezione e tutela della nostra Costituzione ed in particolare dell’articolo 32, "sono principi sui quali le Federazioni e i Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sanitarie e socio-sanitarie basano la loro funzione di Enti sussidiari dello Stato. Pertanto, pur riconoscendo nei contenuti del manifesto della Cgil uno spirito condivisibile volto alla difesa e alla salvaguardia dei diritti fondamentali costituzionali, tra i quali la salute, rimandiamo la partecipazione ad una libera adesione dei cittadini e delle cittadine, compresi i nostri iscritti ed iscritte".