È morto all’età di 63 anni Ferdinando Montaldi, “dirigente pubblico di valore”, come lo ricorda in un post su Facebook la Fp Cgil che “si stringe a Marisa e alla famiglia di Ferdinando”. Un dirigente “da sempre parte della nostra grande famiglia del quadrato rosso e impegnato in prima linea per la tutela delle condizioni di vita e di lavoro di lavoratrici e lavoratori”.

Montaldi ha legato il suo nome al mondo della previdenza e del welfare e, continua la Fp, “ha rappresentato un esempio di professionalità e rigore nei suoi diversi incarichi, lasciando un segno del proprio operato in settori strategici come la fiscalità previdenziale, la governance dei fondi pensione e il patrimonio immobiliare pubblico”.

Montaldi iniziò nel 1997 come funzionario alla Covip (la Commissione di vigilanza sui fondi pensione), nel 2003 passò all’Enpals (dove avrebbe ricoperto ruoli chiave, tanto nella vigilanza quanto nel campo contributivo) e quindi all’Inps, dove si è occupato di capitoli fondamentali della sua attività.

La Fp Cgil lo ricorda come uno “studioso attento delle dinamiche dell’economia sommersa, è stato anche componente della Commissione governativa contro l’evasione fiscale e contributiva istituita con la legge 196/2009, contribuendo a orientare le politiche pubbliche verso una maggiore equità e trasparenza”.

Anche la Cgil si associa al dolore per la grave perdita. Il responsabile previdenza Ezio Cigna evidenzia come “con la scomparsa di Ferdinando, la nostra organizzazione perde una figura preziosa, un dirigente dell’Inps di grande competenza e passione, che in questi lunghi anni ha rappresentato un riferimento costante per la Confederazione su tutto ciò che riguarda la previdenza e il sistema di protezione sociale, ma non solo”.

Un iscritto, un compagno, un servitore delle istituzioni che ha operato sempre con rigore, umanità e spirito di servizio - conclude Cigna - , mettendo al centro le persone, costruendo relazioni positive e rispettose con tutte e tutti. La sua assenza lascia un vuoto profondo in chi, come lui, ha scelto di servire il bene pubblico con coerenza, generosità e dalla parte giusta”.