Il Metaverso può essere definito come un mondo virtuale nel quale, attraverso la rete e sofisticati dispositivi tecnologici, possono connettersi contemporaneamente tantissime persone e svolgere attività di vario tipo come ad esempio partecipare a concerti, a spettacoli, lavorare, studiare, incontrare persone, monitorare la salute e, utilizzando la valuta virtuale, anche fare acquisti.  Le principali componenti tecnologiche del Metaverso sono:   

1. La realtà virtuale (VR), la simulazione di situazioni reali;
2.  La realtà aumentata (AR), l'arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni mediate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi;
3. La realtà mista (MR), ambienti e visualizzazioni in cui oggetti virtuali e fisici coesistono e interagiscono tra di loro in tempo reale; 
4. L'intelligenza artificiale (AI), sistemi informatici capaci di fornire all'elaboratore elettronico prestazioni analoghe a quelle dell’intelligenza umana; 
5. I software e gli hardware necessari alle loro applicazioni. 
Per accedere al mondo digitale del Metaverso è necessario: dotarsi di visori digitali di ultima generazione in grado di proiettare le persone nel mondo virtuale attraverso la realtà aumentata (Sono computer indossabili capaci d'integrare i componenti necessari per la creazione di ologrammi per avere esperienza diretta nella realtà virtuale. A titolo esemplificativo citiamo le HoloLens e gli Oculus). Registrarsi su un sito per ottenere l’accesso; creare un alter ego digitale, un proprio avatar - la rappresentazione grafica e virtuale di un visitatore di sito web - e partecipare alle attività che si svolgono nel mondo virtuale.

Metaverso e salute: sperimentazioni e pratiche
Il settore in cui le tecnologie del Metaverso sono particolarmente diffuse, è quello del gaming, i giochi virtuali, ma negli ultimi anni sono state avviate sperimentazioni anche in ambito sanitario che riguardano vari campi tematici (Cfr. https://www.agendadigitale.eu, “Metaverso nuova frontiera della Sanità? Approcci e sperimentazioni”).

Sebbene si stiano valutando potenzialità, benefici e rischi connessi all’uso delle tecnologie digitali in ambito medico, gli investimenti in salute digitale sono già aumentati nel corso degli ultimi anni e si stima che nel 2025 il mercato globale della digital health arriverà a toccare i 657 miliardi di dollari. Le sperimentazioni avviate riguardano la formazione del personale sanitario: diverse Università di medicina negli Stati Uniti utilizzano da tempo la realtà virtuale per la formazione dei medici e degli operatori sanitari permettendo così agli studenti di vivere un’esperienza individualizzata, di analizzare un gran numero di pazienti, di osservare gli organi in profondità e di sperimentare e sbagliare senza conseguenze per i pazienti. Sono stati inaugurati corsi di Living Anatomy che permettono agli studenti di visualizzare strutture anatomiche che non sarebbero accessibili a occhio nudo. Sono stati creati centri in cui è possibile sperimentare procedure chirurgiche in realtà virtuale per esempio in ambito ortopedico (Case Western Reserve University e Cleveland Clinic).

Recentemente inoltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha implementato l’utilizzo della realtà aumentata per formare il personale sanitario in giro per il mondo nella gestione del Covid. Il trattamento di stati di disagio psico-fisico nei pazienti: l’immersione in ambienti virtuali, capaci di distrarre l’attenzione dei pazienti dall’elaborazione dei segnali di dolore, anche di quello acuto e cronico, si è dimostrata utile nel trattamento di diverse patologie fisiche (esempio ustioni, patologie urologiche, patologie lombari). Allo stesso modo, nell’ambito terapie del linguaggio e della salute mentale, la realtà virtuale è stata alla base di diverse sperimentazioni in cui sono stati trattati pazienti affetti da disturbi del linguaggio e stress postraumatici. Infine la progettazione degli ambienti ospedalieri: gli stessi visori digitali utilizzati nell’ambito degli interventi chirurgici sono utilizzati per progettare sale operatorie che possono essere visualizzate in tre dimensioni.

A oggi non sappiamo esattamente quanto tempo richiederà lo sviluppo del Metaverso nel campo della salute, in particolare degli anziani, quello che si vuole però evidenziare è che il Metaverso, utilizzando la realtà aumentata, potrebbe consentire in un prossimo futuro di rappresentare il corpo nel corso del suo invecchiamento e di diventare dunque uno strumento utile a prevedere patologie e individuare possibili soluzioni di cura e di prevenzione.