Elen (nome di fantasia ma storia verissima) arriva dalla Costa d’Avorio, in Italia da tempo, cerca lavoro come badante. Incrocia una famiglia che ha un anziano da affidarle e, prima di farle il contratto l’accompagna a effettuare un test rapido per il Covid. Lei è un po’ sorpresa “sto benissimo, non ho nemmeno il raffreddore”, ma pur di avere il lavoro si fa accompagnare presso un laboratorio privato convenzionato con la Regione. E, sorpresa, il test risulta positivo.

L’aspirante datrice di lavoro le spiega che deve rimanere in casa, contattare subito il medico di base, fargli vedere il referto del laboratorio e farsi prescrivere, come prevede la legge, il tampone molecolare che poi dovrà prenotare on line in uno dei drive in della città. Elen non ci pensa due volte e si reca di persona nell’ambulatorio del medico, che però non è il suo ma quello della zia con la quale è andata a vivere. Il professionista la riceve e le dice che per prescriverle il tampone Elen deve diventare sua paziente, deve cioè recarsi alla Asl e “fare il cambio del medico” e poi tornare da lui.

Detto fatto, Elen prende l’autobus va nella sede Asl di territorio però le spiegano che deve recarsi alla sede Asl dove era iscritta in passato, solo lì può scegliere un nuovo sanitario. La giovane donna non si perde d’animo e la mattina dopo riprende un autobus che attraversando la città la conduce nella Asl giusta e “sceglie” il nuovo medico. Riattraversa la città e torna in ambulatorio dove finalmente le viene prescritto il tampone molecolare.

Chissà se in attesa di farlo e poi del risultato Elen si chiuderà in casa in quarantena visto che è stato proprio un medico, magari non esplicitamente, a suggerirle di andare in giro per uffici, dimenticandosi che la stessa pratica, il cambio del medico di medicina generale, nella Regione nella quale Elen vive si può tranquillamente fare per via telematica. E soprattutto dimenticando di dirle, che fino a quanto un tampone molecolare non darà esito negativo bisogna/bisognerebbe chiudersi in casa e non vedere nessuno.

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