“All’indomani dell’incidente mortale avvenuto sulla piattaforma petrolifera al largo di Ancona, anche oggi, purtroppo, contiamo una vittima sul lavoro: un operaio di 65 anni è deceduto dopo essere caduto da un'altezza di nove metri in un cantiere di Roccaforte Mondovì, nel Cuneese. Ai suoi familiari va il nostro cordoglio”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori.

“Lo abbiamo sempre detto, i lavori non sono tutti uguali e per questo vanno considerati diversamente anche ai fini pensionistici; a 65 anni – sottolinea la dirigente sindacale – non si può salire ancora sulle impalcature. Bisogna reagire con forza affinché questa strage venga fermata, soprattutto in un settore, quello edile, che vede il maggior numero di vittime”. “Ribadiamo quindi – conclude Dettori – l’importanza di applicare, interamente, la normativa vigente su salute e sicurezza”.

La tragedia di Ancona

Ieri, appunto, si è verificata la tragedia sul lavoro al largo di Ancona. Il sindacato è subito intervenuto chiedendo di accertare cause e responsabilità nel più breve tempo possibile. “Siamo addolorati per l’incidente, sulla piattaforma di produzione Eni ‘Barbara F’ a largo delle coste di Ancona”. A dirlo in una nota è Claudio Bettoni, segretario nazionale della Filctem Cgil. “Verrà presto il tempo delle spiegazioni – ha concluso il sindacalista – che dovranno chiarire le responsabilità per questa terribile tragedia. Noi saremo vigili e attenti, la sicurezza dei lavoratori ci riguarda in prima persona e su questo tema non si può arretrare”.

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno inviato una lettera ai vertici dell'Eni. “Le dinamiche sono ancora in via di accertamento, ma le prime informazioni che arrivano dalla piattaforma parlano di un incidente che è stato provocato dalla rottura della base di una gru sulla piattaforma con la caduta in mare del braccio della stessa e relativa cabina – si legge nella missiva –. Sono ancora in corso le operazioni di recupero da parte delle squadre di emergenza”.

“Questo è un incidente molto grave – aggiungono i sindacati –, le cui cause devono essere accertate con celerità vista la gravità e particolarità dell’incidente stesso. Chiediamo con urgenza un incontro ad Eni al fine di poter comprendere e verificare tempestivamente l’esatta dinamica dell’accaduto e le relative responsabilità. Le segreterie nazionali Filctem, Femca e Uiltec – infine – esprimono il proprio cordoglio ai parenti della vittima e vicinanza ai feriti”.

Eni, trovato il corpo dell'operaio disperso