"Per far ripartire davvero il Paese abbiamo bisogno di un 'patto sociale' per coniugare modernità e equità. Per questo in prospettiva è prezioso l'avvio di un tavolo progettuale con le parti sociali". Così il premier Conte ai sindacati. "Un tavolo volto a definire forme contrattuali innovative e adeguate a nuove forme di lavoro, a ragionare sui modelli di sviluppo e formazione per rilanciare la crescita, tanto nel privato quanto nella Pa, e a promuovere forme di sviluppo partecipativo. Questi i capisaldi su cui lavorare insieme".

Secondo l'agenzia Ansa la crisi innescata dal Coronavirus potrebbe abbattere il muro della settimana di 40 ore e già nel decreto maggio potrebbe spuntare una norma che permetta di tagliare l'orario e convertirlo in formazione, magari puntando sul digitale, mantenendo però intatta la busta paga. La videoconferenza con i sindacati è il  primo di una serie di incontri che il premier concluderà mercoledì in tarda mattinata con le imprese in cui vengono illustrati i provvedimenti contenuti nel nuovo decreto. Il provvedimento potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri giovedì o al massimo venerdì. Intanto iniziano a prendere una forma definitiva alcuni interventi, dalle risorse per la medicina territoriale e gli ospedali Covid, che dovrebbero salire a oltre 3 miliardi, al sussidio per le famiglie in più in difficoltà: la maggioranza sarebbe vicina a un'intesa sul reddito di emergenza come norma a tempo, di due-tre mensilità e che potrebbe cambiare nome in "contributo di emergenza" per rendere ancora più chiaro che si tratta di una misura temporanea e non strutturale.

Nel nuovo decreto saranno riconfermate tutte le misure di sostegno al reddito già previste nel decreto Cura Italia: Cig per 9 settimane, indennizzi per stagionali e autonomi, congedi parentali e bonus baby sitter il cui utilizzo sarà allargato anche a servizi per l'infanzia e centri estivi. In più, sarà prorogato lo stop ai licenziamenti. A questo aggiungeremo il Reddito di emergenza, che sarà una misura a tempo, un indennizzo per colf e badanti e un allungamento di due mesi per coloro che hanno terminato NASpI e Dis-Coll tra marzo e aprile". Lo ha detto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo durante l'incontro con i sindacati. Presto, ha assicurato, ci sarà uno tavolo per parlare dello smart working.