“Il 31 dicembre scade l’appalto e Stellantis vuole internalizzare il servizio. La nostra società non ha altre commesse: ci mandano tutti a casa”. A dirlo è Maurizio Vecchio, 52 anni, da 26 nello stabilimento Stellantis di Cassino (Frosinone). È delegato Filt Cgil nella Trasnova, azienda che gestisce la movimentazione dei piazzali in diversi impianti Stellantis.

In tutta Italia, tra Trasnova e subappalti, sono coinvolte 288 persone. “L’età media è di cinquant’anni, in zone dove perdere il lavoro significa precipitare in un buco sociale”, spiega Vecchio: “Serve un intervento del governo per evitare un disastro annunciato”.

Mentre in Italia si chiudono appalti, il gruppo automobilistico continua a espandersi all’estero. “Sta investendo miliardi negli Stati Uniti, in Serbia e in Marocco”, conclude Vecchio: “Qui invece restano solo cassa integrazione e incentivi. L’automotive andava difeso come un settore strategico, al pari di acciaierie e trasporti”.