Il Silp Cgil ha aderito ieri (16 dicembre9 allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil e molti dei rappresentanti e iscritti al sindacato delle forze dell'ordine hanno partecipato alle manifestazioni organizzate a Roma, Bari, Cagliari, Milano e Palermo: Uno dei motivi per i quali anche i poliziotti sono scesi in piazza riguarda le scelte del governo: le lavoratrici e i lavoratori della Polizia di Stato sono infatti penalizzati due volte: da una parte dal punto di vista fiscale, dall'altra dal punto di vista contrattuale viste le esigue risorse destinate al contratto di lavoro nella legge di Bilancio. lo ha spiegato ieri il segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, Daniele Tissone.  "La maggior parte dei poliziotti - dice Tissone - ha un reddito annuo che non supera i 30.000 euro lordi, il che si traduce in pochi euro di aumenti netti mensili con la riforma Irpef e la decontribuzione una tantum. Il discorso vale anche per i redditi fino a 35.000 euro lordi. In più siamo in attesa da 3 anni di rinnovare il contratto di lavoro scaduto, è già tempo di discutere di un nuovo contratto e le risorse oggi a disposizione non sono sufficienti". "Mai come in questo momento - prosegue il sindacalista - i lavoratori, i pensionati, i giovani, le donne e tutte le categorie produttive che mandano avanti questo Paese devono essere uniti e devono gridare forte al Governo che non si possono dare benefici a chi ha redditi medio alti, penalizzando tutti gli altri. Un grido al quale si uniscono le poliziotte e i poliziotti democratici del Silp Cgil che per legge non possono scioperare ma che, liberi dal servizio, manifestano oggi al fianco delle cittadine e dei cittadini".