Svolta nella vicenda Timac Agro, l’azienda pugliese specializzata in agro-forniture. Tirano un sospiro di sollievo i 51 lavoratori dell’azienda, oltre a tutti quelli che ruotano attorno all’indotto. Il risultato è stato raggiunto grazie alla capacità e tenuta di lotta dei lavoratori guidati dalla Rsu e dalle federazioni sindacali. “Apprendiamo con soddisfazione la notizia della salvaguardia dei livelli occupazione alla Timac Agro di Barletta, a seguito della revoca del provvedimento di sequestro dello stabilimento da parte della Procura”. È quanto riferiscono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil Bat, insieme alle categorie Filctem, Femca e Uiltec.

Un risultato raggiunto grazie al coinvolgimento delle istituzioni locali a partire dal sindaco di Barletta Cosimo Cannito e della task force della Regione Puglia che hanno coniugato la battaglia ambientale alla salvaguardia dei livelli occupazionali e dell’unità produttiva. “Da subito ci siamo approcciati a questa vertenza battendoci per i diritti dei lavoratori – spiegano i sindacati – ma senza trascurare l’aspetto ambientale, ritenendo che le due questioni avessero pari importanza. Escludendo la responsabilità dell’azienda sull’inquinamento atmosferico, come si evince dalla decisione della Procura, resta però da comprendere dove si annidino queste responsabilità. L’auspicio è che le risposte alle domande che i cittadini di Barletta si pongono in tal senso arrivino al più presto”.

“Il nostro prossimo obiettivo è sederci al tavolo con i vertici della Timac per mettere a punto un piano industriale condiviso che miri al rilancio dello stabilimento barlettano per garantire il futuro di tutti i lavoratori dello stabilimento”, concludono i sindacati.