Incontro a Palermo con Pelligra Italia Holding e i commissari straordinari Blutec per la verifica dell’esecuzione e avanzamento del piano industriale sul sito di Termini Imerese. Il nuovo assetto societario vede ancora la presenza di Pelligra ma al 10%, insieme al consorzio Caec al 20 e al gruppo Nicolosi al 70. Garanzie e impegni rispetto al piano industriale sono confermati.

“Registriamo positivamente che nelle ultime settimane sono stati richiamati al lavoro complessivamente 25 lavoratori, che si aggiungono ai 13 della sicurezza dello stabilimento. Altri dieci entreranno dalla prossima settimana”, dicono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil: “Le attività attualmente riguardano il riordino delle superfici dell’area per predisporle alla vera e propria attività di ristrutturazione, funzionale a sua volta a definire il ‘condominio industriale’ che dovrà insediarsi per garantire attività, anche industriali, e confermare l’occupazione per i 347 lavoratori”.

Le tre sigle rilevano che “i primi mesi dall’avvento della società (novembre 2024) non hanno prodotto alcun avanzamento delle attività e oggi si registra un ritardo rispetto alla tabella di marcia, quindi anche rispetto al numero di lavoratori richiamati al lavoro. Questo ritardo dovrà essere prontamente recuperato nelle prossime settimane per non compromettere i fattori abilitanti ai fini della concessione della proroga della cigs per ulteriori 12 mesi”.

Fiom, Fim e Uilm, unitamente ai commissari straordinari di Blutec, hanno chiesto e ottenuto “l’impegno che in settembre venga definito un cronoprogramma delle attività, oltre a maggiori informazioni rispetto alle dichiarazioni d’interesse espresse dalle imprese interessate a entrare nell’area”.

I sindacati così concludono: “Continueremo con un’azione di monitoraggio e rivendicazione della situazione nell’ottica di dare una definitiva stabilità alle lavoratrici e ai lavoratori. Dopo i 190 entrati nei mesi scorsi in isopensione, i 347 transitati in Pelligra devono vedere confermati gli impegni presi dalla società. Abbiamo inoltre dichiarato che è necessario trovare soluzioni anche per i quasi 200 lavoratori ex indotto Fiat”.