Via libera dei dipendenti Tecnis alla vendita della loro azienda alla D’Agostino costruzioni srl. L’intesa per l’acquisto era stata stipulata a Roma, grazie a un accordo con Feneal, Filca e Fillea, approvato all’unanimità dai lavoratori, nel corso di un’assemblea molto partecipata.

“La vendita – spiegano i sindacati – prevede la ricollocazione di tutti i 148 addetti ai cantieri e alla sede. Si tratta di un accordo che ci soddisfa, perché non intacca i livelli occupazionali e arriva alla fine di una vertenza lunga e difficile, in cui i lavoratori hanno dovuto affrontare momenti di grande tensione. Ci auguriamo che con l’arrivo dell’acquirente, la D’Agostino, ci sia una immediata ripresa dei cantieri, a tutto vantaggio non solo delle maestranze, ma anche delle aree interessate, che da tempo soffrono il sostanziale fermo produttivo e aspettano opere importanti per lo sviluppo e la competitività del territorio”.

Intanto, nelle costruzioni ci sono ancora crisi importanti, che attendono soluzioni in grado di garantire il mantenimento dell’occupazione: “La crisi della Cmc di Ravenna e della romana Grandi lavori Fincosit – spiegano le sigle di categoria – sono solo due degli esempi su cui il ministero dello Sviluppo economico ci deve delle risposte. Non è pensabile che realtà storiche del settore, che occupano migliaia di lavoratori, non siano considerate prioritarie per lo sviluppo del Paese. È necessario che i tavoli di crisi siano attivati e che siano trovate soluzioni rapide per il mantenimento dei posti di lavoro e per il completamento delle opere”.

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