"Il trasporto pubblico non di linea è diritto alla mobilità per tutti, cittadini e turisti, è un servizio regolato dalle istituzioni e non deve essere consegnato alla logica del mercato dove oltretutto le regole le impongono chi è soltanto interessato al profitto". Ad affermarlo Unica Taxi Cgil al termine del tavolo tecnico al Mit con i rappresentanti di Taxi e Ncc, presieduto dal ministro Matteo Salvini, sottolineando che "si è concluso con un nulla di fatto".

"Anche oggi il ministro Salvini - denuncia Unica Taxi Cgil - dimostra di essere bravo solo a fare propaganda, finge di affrontare i nodi cruciali, senza produrre nulla di concreto, con l’obiettivo di arrivare alle elezioni europee senza scontentare nessuno. Chiediamo decreti applicativi per istituire un registro nazionale con la targa professionale e con un sistema sanzionatorio, mentre ciò che ci propongono è un'auto certificazione".

"La necessità del settore - afferma infine Unica - è invece avere urgentemente regole certe sull’uso delle piattaforme tecnologiche e un contrasto netto ai processi di sola intermediazione messe in atto dalle multinazionali che sfruttano il lavoro degli operatori del settore per guadagnare".