“C’eravamo prima e ci siamo oggi. E siamo determinati a essere determinanti per il cambiamento del Paese”. È con queste parole che il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo ha inaugurato “Dalle parole ai fatti”, l’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati di Cgil, Cisl e Uil che si tiene oggi (mercoledì 9 ottobre) al Forum di Assago (Milano). “Abbiamo alle spalle un anno di mobilitazioni – ha detto ­– dal 9 febbraio al 22 giugno, da piazza San Giovanni a Reggio Calabria, con in mezzo la più grande manifestazione dei pensionati d’Italia, e in quest’anno siamo riusciti a mobilitare milioni di persone su una piattaforma che chiede un forte cambiamento delle politiche verso i lavoratori, i pensionati, le donne, i giovani”.

Barbagallo riconosce che con il nuovo governo “c’è un cambiamento di clima: l’esecutivo cerca di fare con noi quanto è necessario, apprezziamo il metodo di confronto. Ma le nostre valutazioni saranno sul merito, vogliamo vedere cosa scrivono nel Def, cosa rispondono alla nostra piattaforma”. E su alcune questioni “ancora non ci siamo: sui contratti pubblici ci hanno detto che ci sono 5,4 miliardi di euro, in verità c’è appena 1 miliardo e 700 milioni, e ovviamente non bastano. E anche i due miliardi e mezzo di euro di riduzione del cuneo fiscale per l’anno prossimo sono assolutamente insufficienti, corrispondono a 40 euro per i redditi fino a 26 mila euro”.

Il segretario generale della Uil ha ricordato anzitutto la necessità di “ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati, considerato che il 98,5 per cento dell’Irpef è pagato da loro: siamo stanchi di fare il bancomat del paese e di pagare le tasse per tutti”. E ha poi sottolineato l’urgenza di un’aspra battaglia “all'evasione fiscale: se soltanto si recuperasse il 50 per cento di evasione sull'Iva, che è pari a 48 miliardi, se ne sterilizzerebbe automaticamente l'aumento”. L'esponente sindacale ha poi ricordato che nei prossimi giorni continuerà il confronto del governo “sui temi della previdenza e del fisco: le nostre richieste sono la correzione della legge Fornero, il cui grave errore è stato quello di mandare in pensione tutti alla stessa età, mentre occorre sapere che i lavori non sono tutti uguali, il mantenimento di quota 100 e l’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani”.

"Dateci una data finale per discutere la manovra e se ci saranno i risultati il 16 novembre, alla manifestazione unitaria dei pensionati, faremo una grande festa", così ha concluso il suo intervento dal palco del Forum di Assago il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, aggiungendo che "se invece non ci saranno i risultati, faremo la festa a coloro che non ce li hanno voluti far raggiungere. Tenete pronto l'armamentario per le manifestazioni, non riponetelo nei cassetti".

(m.t.)