A quasi un anno dall’entrata in vigore della riforma dello sport, una buona notizia. L’Inps ha fornito le istruzioni per la fruizione delle indennità di disoccupazione, la Naspi e la Dis-Coll, per i lavoratori sportivi del settore professionistico, per quelli subordinati e con contratto cococo del dilettantistico. La circolare 67 del 20 maggio 2024 ha completato il quadro della nuova disciplina, facendo fare un piccolo passo in avanti ai diritti di chi opera in questo ambito.

Prima della riforma (decreto legislativo 36/2021), infatti, la tutela contro la disoccupazione involontaria per gli sportivi non era prevista: solo in ambito professionistico c’era l’assicurazione Ivs. “Sicuramente è una novità positiva perché prima questi lavoratori non avevano niente in caso di disoccupazione”, afferma Roberta Turi, segretaria nazionale Nidil Cgil: “Ma speriamo davvero che per loro sia un primo passo perché tuttora hanno diritti e tutele ridotte”.

Novità per i co.co.co.

I collaboratori coordinati e continuativi sportivi iscritti alla gestione separata dell’Inps dal 1° luglio 2023, che abbiano superato il compenso annuo di 5 mila euro, durante i periodi di disoccupazione potranno chiedere l’indennità Dis-Coll. Requisito necessario per accedere all’indennità è aver versato almeno un mese di contribuzione dal 1° gennaio dell’anno precedente alla data di fine della collaborazione. La Dis-Coll può durare fino a 12 mesi ed è pari al 75% del reddito medio mensile fino a 1.352,19 euro nel 2023 e 1.425,21 euro per il 2024. Al superamento di queste soglie, è previsto un incremento.

Subordinati e apprendisti

Per i subordinati, somministrati compresi, l’estensione della Naspi è una conferma rispetto a quanto previsto dalla riforma. Per averne diritto i subordinati devono essere iscritti al nuovo fondo pensione Fpsp dal 1° luglio 2023, data di entrata in vigore delle nuove regole, indipendentemente dalla tipologia del settore, professionistico o dilettantistico, in cui svolgono l’attività. Possono accedere alla tutela della Naspi per i periodi di disoccupazione che sono capitati dopo il 1° luglio 2023, a patto che siano in possesso di tutti i requisisti previsti dalla legge.

Coloro che sono assunti con contratto di apprendistato sono iscritti al Fondo pensione lavoratori dipendenti Fpld e sono destinatari della Naspi secondo le regole generali. Per l’apprendistato professionalizzante, la tutela dell’indennità di disoccupazione e la relativa contribuzione di finanziamento decorre dal 1° gennaio 2022.

Percorso graduale, diritti obbligatori

“Per gli sportivi il legislatore ha delineato un percorso graduale - aggiunge Turi – per consentire ad associazioni, enti, impianti che prima non pagavano i contributi di organizzarsi e adattarsi a questa novità. Parliamo di atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, un elenco lungo di figure che sono inquadrate come sportivi, per le quali dobbiamo fare in modo che il versamento contributivo sia equiparabile a quello degli altri lavoratori. Tuttora sono rimasti fuori dalla tutela Inail, che per loro sarebbe importantissima considerato che con il corpo ci lavorano”.

“Se lo sport è entrato in Costituzione come diritto, questo diritto va garantito”, conclude la segretaria Nidil Cgil: “Il che vuol dire che tutti devono potervi accedere gratuitamente e che quindi ci vuole un sostegno pubblico al settore, che oggi non c’è. Lo sport come diritto di tutti e anche come luogo dei diritti di chi ci lavora. Queste due cose devono andare di pari passo”.