"L’azienda Snaitech dichiara di essere disponibile a riprendere il confronto con la Fiom sul rinnovo del contratto aziendale, ovviamente non per concessione, ma a seguito di una condanna per attività antisindacale". Lo afferma il sindacato in una nota: "La piattaforma rivendicativa era stata presentata da tutte le organizzazioni sindacali, ma poi l’azienda aveva posto una pregiudiziale, dichiarando che avrebbero disapplicato il contratto nazionale dei metalmeccanici (nonostante non lo potessero fare) con l’avallo di altre organizzazioni sindacali".

"La condanna decretata dal tribunale di Lucca, il 21 novembre scorso, ha reso giustizia di fronte alla prepotenza aziendale e ci permette di poter riprendere il confronto sindacale con un gruppo che aveva cercato di metterci fuori e scegliere i sindacati con cui trattare. Nel frattempo, abbiamo potuto anche rinnovare la Rsu nella sede di Porcari. Le trattative con le altre organizzazioni sindacali sono andate avanti, ovviamente senza che l’azienda abbia mai presentato un piano industriale". Così Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom della Snaitech.

"Chiederemo conto sulle prospettive, tanto più a seguito del passaggio alla nuova proprietà Playtech. Riteniamo che l’azienda abbia creato appositamente una situazione confusionale e di caos tra i lavoratori, in modo da poter preparare un piano che, mano a mano, rischia di penalizzare le sedi italiane e i livelli occupazionali. Inoltre, abbiamo notato che l’intesa del 28 settembre 2017, che riconosceva un premio di 300 euro a tutti i 650 lavoratori del gruppo, non è stato rispettato. Il premio non è mai stato versato, magari se lo sono dimenticati. Abbiamo chiesto di farne fronte immediatamente; in caso contrario, saremo costretti, anche in questo caso, a valutare azioni legali", continua il dirigente sindacale.

"Infine, restiamo in attesa della convocazione del ministero dello Sviluppo economico. Il governo, nonostante le numerose richieste e l’interrogazione parlamentare, fino ad oggi ha fatto lo spettatore, in un settore dove ha la piena competenza. Le concessioni del gioco sono pubbliche e potrebbero essere subordinate sulla base di precisi piani aziendali, che garantiscano le sedi nazionali Snaitech e i livelli occupazionali, prima di trovarci di fronte a processi di ristrutturazioni irreversibili. Anche l'esecutivo si deve assumere la propria responsabilità", conclude il sindacalista.