“Una giornata di mobilitazione con assemblee e iniziative, nelle piazze italiane, che ha coinvolto tantissime lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi 0-6. Abbiamo ribadito la necessità di un piano straordinario di assunzioni, di investire sulla valorizzazione del personale e di sensibilizzare le famiglie sulle difficoltà che educatrici ed educatori incontrano nello svolgimento del proprio lavoro, a partire dalla carenza di personale”. Lo afferma una nota di Fp Cgil.

L’Italia è ancora molto lontana dai traguardi sanciti dagli accordi europei: nel nostro Paese 73 bambini su 100 non trovano posto nei servizi educativi, penalizzando quindi sia i piccoli che le loro famiglie.

“Nei prossimi anni - scrive Fp Cgil - verranno realizzati investimenti ingenti per mettere a disposizione nuovi posti nei servizi educativi per le bambine e i bambini, ma tali investimenti non stanno andando di pari passo con un piano straordinario di assunzioni per educatori, educatrici ed insegnanti. Chiediamo, quindi che le risorse disponibili siano spese tutte per assumere a tempo indeterminato educatrici ed educatori, che vengano rimossi i tetti di spesa per l’assunzione del personale educativo e insegnante, che s’investa sulla valorizzazione del personale e che si superi l’ostacolo legato ai titoli di studio che devono essere, se acquisiti entro il 2002 per gli insegnanti e il 2017 per il personale educativo, equiparati alla laurea, così come previsto dalle norme vigenti”.

Il sindacato quindi prosegue: “Per tornare a rendere attrattivo il lavoro educativo è necessario investire in assunzioni stabili, in salario, sostenere e rilanciare il ruolo sociale di chi svolge un compito fondamentale per il futuro delle bambine e dei bambini, e del Paese”.

Manifestazioni si sono tenute in numerose città tra le quali Pescara, Asti, Novara, Milano, Torino, Roma, Genova, Palermo, Bari, Rimini, Reggio Emilia.