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I sindacati giudicano positivamente la ripartenza dei tre stabilimenti Saxa Gres, decisa al tavolo del Mimit, e chiedono ora nuovo piano industriale ed investimenti. “Nel pomeriggio di ieri, 17 gennaio 2024 – si legge in un comunicato -, a seguito della richiesta da parte delle organizzazioni sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, si è tenuto presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro per le lavoratrici e i lavoratori di Saxa Gres.
Durante la riunione, alla quale hanno partecipato anche le istituzioni di Lazio ed Umbria, l’azienda ha presentato delle slide all’interno delle quali, “oltre ad essere indicati i vecchi processi di acquisizione dei tre siti, è stato indicato un cronoprogramma rispetto le ripartenze: Anagni (FR) nelle prossime settimane; Roccasecca (FR) luglio 2024 (attualmente è aperta una cassa integrazione straordinaria per riconversione per 210 lavoratori prorogata fino al 16 agosto 2024, in cui una parte delle maestranze, nel frattempo, ha lavorato presso il sito di Anagni); Gualdo Tadino (PG) nel secondo semestre 2024 (attualmente è aperta una cassa integrazione straordinaria per cessazione scaduta il 31 dicembre 2023 e per cui è stata richiesta proroga fino al 13 marzo 2024, sono coinvolti 98 lavoratori)”.
L’azienda, spiegano le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec, ha poi sottolineato il lavoro svolto per poter ottenere le autorizzazioni rispetto a due biodigestori per il trattamento della frazione organica dei rifiuti con un beneficio legato all’abbattimento dei costi, realizzando un’autoproduzione energetica. Dei due quello di Anagni risulta autorizzato, mentre quello di Gualdo Tadino è ancora sottoposto ad iter autorizzativo.
È stato poi comunicato l’ingresso in società di un nuovo investitore che finanzierà il progetto complessivo di Saxa Gres con circa 60 milioni di euro. “Abbiamo – fanno presente le tre organizzazioni sindacali -, in primis, sottolineato la necessità di riaggiornare il tavolo ministeriale in tempi abbastanza ristretti per poter verificare l’andamento del cronoprogramma ed avere un piano industriale più corposo rispetto le slide presentate in data odierna, essendo venuti a conoscenza dell’ingresso di un nuovo investitore”.
Sottolineata anche la necessità di muoversi celermente con il ministero del Lavoro per trovare soluzioni per gli ammortizzatori sociali da poter utilizzare per le lavoratrici e i lavoratori del sito di Gualdo Tadino, al fine di traguardare i tempi della ripartenza. “Il ministero ha concluso l’incontro aggiornando il tavolo a fine febbraio, primi marzo, chiedendo all’azienda di rendere conto rispetto il nuovo investitore e chiedendo, di conseguenza, la presentazione di un piano dettagliato, a partire dal punto di vista degli investimenti. Insieme alle strutture regionali/territoriali e alle Rsu – concludono -, vigileremo, ognuno per le proprie competenze, per far sì che le lavoratrici e i lavoratori di tutti e tre i siti di Saxa Gres abbiano garanzie occupazionali e possano operare in un contesto dove il Made in Italy venga realmente valorizzato”.