“Vedremo le risposte, vedremo se ci ascolterà o no”. A dirlo è il segretario generale Cgil Maurizio Landini parlando della convocazione sul salario minimo il 30 aprile da parte del ministro Luigi Di Maio. “Come noto – spiega l’esponente della Cgil – per noi ci sono i contratti nazionali ed è importante dare valore di legge non solo al trattamento economico orario, ma a tutti i trattamenti contrattuali per tutte le persone”.

Landini osserva che “visto che i contratti nazionali oggi coprono già l’85 per cento delle persone, il problema è come estendere questa copertura all'altro 15 per cento, e non cancellare o mettere in discussione i contratti. In più noi siamo per cancellare i contratti pirata e quindi chiediamo che il governo, in particolare il ministero del Lavoro con l’Inps, si attivi per certificare la rappresentanza, in modo che i contratti per essere validi per legge siano firmati da sindacati rappresentativi”.