Consultazione straordinaria dei rider per costruire una piattaforma di rivendicazioni su cui intavolare una trattativa con le aziende. È partita con i presidi effettuati dall’11 al 15 dicembre in cinque città, Milano, Taranto, Firenze, Perugia e Roma, la prima fase di mobilitazione nazionale dei ciclofattorini: con centinaia di lavoratori Nidil Cgil ha posto le basi per il prossimo step, un percorso di ascolto e monitoraggio che porterà alla costruzione di una piattaforma da sottoporre alle società di food delivery per superare il contratto pirata stipulato con Ugl.

La lotta dei ciclofattorini prosegue quindi anche a Natale per chiedere un vero contratto e l’estensione dei diritti e delle tutele della subordinazione, che anche i giudici del lavoro in questi anni, sentenza dopo sentenza, hanno sempre riconosciuto. Negli ultimi mesi nelle piazze di tutta Italia i rider si sono mobilitati più volte contro l’attuale modello di organizzazione aziendale e contrattuale applicato dalle principali piattaforme del settore, rivendicando paghe dignitose, maggiori diritti, tutele, sicurezza e una gestione dell’algoritmo più trasparente.

“Con gli ultimi presidi di dicembre – spiegano la segretaria nazionale Roberta Turi e il funzionario Francesco Melis, entrambi di Nidil Cgil – oltre a porre l’attenzione sulle vertenze ancora aperte, abbiamo lanciato una consultazione per raccogliere le istanze dei lavoratori. L’obiettivo è superare il modello imposto dal contratto Ugl Rider, che ha cristallizzato una situazione di precarietà con paghe che faticano a superare i 4 euro all’ora”.