“Abbiamo chiesto all’azienda di ritirare sia la procedura di licenziamento collettivo sia l’atto di liquidazione della società per rimettersi al tavolo, trovare insieme una soluzione diversa, presentare un nuovo piano industriale e rendere lo stabilimento di nuovo produttivo”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom e responsabile automotive) e Stefano Angelini (Fiom Cgil Firenze, Prato e Pistoia), commentando l’incontro di venerdì 1° dicembre riguardante la procedura per la Qf di Campi Bisenzio (Firenze), come previsto dalla legge 223/91 sui licenziamenti collettivi.

“Abbiamo inoltre comunicato a Qf che, a tutela dei lavoratori, come già facemmo con Gkn, abbiamo presentato un ricorso ai sensi dell’art. 28 per condotta antisindacale per il ritiro dei licenziamenti”, continuano i due esponenti sindacali, precisando che “l’udienza è prevista il 13 dicembre prossimo”.

Lodi e Angelini così concludono: “Riteniamo questi licenziamenti doppiamente gravi perché non portano a termine l’impegno al rilancio della fabbrica del dottor Borgomeo, così come previsto dall'accordo del 19 gennaio 2022, e anche perché avvengono in un momento difficile a seguito dell'alluvione che ha colpito pesantemente molti lavoratori”.