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Il personale di Poste Italiane in Liguria sarà in sciopero dello straordinario dal 2 settembre al 1 ottobre. Questa la mobilitazione messa in campo da Slc Cgil e Uil Poste contro una politica aziendale che risparmia sul personale, in particolare quello precario. Nei centri di recapito della provincia di Genova e della Liguria le lavoratrici e i lavoratori denunciano una situazione sempre più critica.
La scelta aziendale di ridurre le assunzioni a tempo determinato per coprire i periodi di ferie estive, infatti, sta causando gravi disagi sia al personale sia all’utenza. Le organizzazioni sindacali denunciano che quasi quotidianamente intere zone di recapito restano scoperte, con conseguente accumulo di corrispondenza e pacchi, nonché un peggioramento del servizio offerto ai cittadini.
“A pagare le conseguenze sono i lavoratori, sottoposti a continue pressioni e richieste di straordinari per sopperire alle carenze di organico – commenta la Slc Cgil Genova e Liguria –. È inaccettabile che Poste Italiane continui a generare utili sulle spalle dei lavoratori e a danno della qualità del servizio pubblico”. Queste le motivazioni per la prosecuzione della vertenza, con lo sciopero degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive, dal 2 settembre fino al primo ottobre.
In Liguria le zone di recapito sono più di 900, di cui quasi 500 a Genova. Secondo gli accordi vigenti, Poste dovrebbe garantire il 110% di personale tra fisso e precario. Ma le percentuali di copertura, questa estate, sono state al di sotto del 95%. Il personale precario dovrebbe essere impegnato a coprire le assenze per malattie, ferie e altro.
“Questo purtroppo non accade perché Poste risparmia sul personale – spiega Slc – e la conseguenza della pesante carenza di organico si sente soprattutto nei mesi estivi con ripercussioni dirette sul personale fisso, costretto a ferie risicate e a turni straordinari, sui precari che subiscono sulla loro pelle la politica ingiustificata di austerity di Poste e sul servizio che spesso viene effettuato a singhiozzo”.