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Un anno di cassa integrazione straordinaria in deroga, che andrà sfruttato al massimo per definire un possibile piano di reindustrializzazione. Questa la soluzione trovata mercoledì 22 ottobre per i 93 lavoratori della Pmc Automotive di San Nicola di Melfi (Potenza), azienda di componentistica dell'indotto Stellantis, attualmente in fase di liquidazione.
La soluzione è stata raggiunta al tavolo convocato presso il ministero delle Imprese, cui hanno partecipato società, sindacati (Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic), Confindustria e Regione Basilicata. Per oggi (venerdì 24 ottobre) è previsto un vertice in Regione per l’esame dell’ammortizzatore sociale, mentre il ministero ha già calendarizzato un nuovo incontro per mercoledì 26 novembre.
Sindacati: “Ora si avvii la reindustrializzazione”
“Nell’impossibilità – spiegano i sindacati – di riprendere l’attività produttiva a causa dell’assenza di commesse da parte di Stellantis, le parti, con il sostegno della Regione, hanno concordato sull’opportunità di chiedere l’utilizzo della cigs in deroga per area di crisi complessa per la durata di un anno”.
La cassa integrazione straordinaria in deroga darà copertura a tutti i lavoratori fino al 31 dicembre, quando, in funzione della nuova legge di bilancio, sarà rinnovata per il periodo residuo, che arriverà fino al 26 ottobre 2026.
“Questo ulteriore anno di ammortizzatori sociali – proseguono Fiom, Fim, Uilm e Fismic – è finalizzato alla definizione di un possibile piano di reindustrializzazione che consenta la salvaguardia dell’occupazione e una prospettiva industriale per gli attuali occupati e per il territorio di Melfi”.
Le quattro sigle precisano “di aver chiesto al ministero, al fine di favorire la concretizzazione di tale piano, il coinvolgimento di Stellantis, a oggi proprietaria di uno dei due capannoni dove si svolge l’attività produttiva”.
Il vertice del 26 novembre al dicastero, aggiungono i sindacati, sarà l’occasione per “verificare il percorso di reindustrializzazione possibile e la compatibilità tecnica della cigs in deroga con la possibilità, durante l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, di procedere a esodi incentivati su base volontaria”.






















