L’assemblea nazionale unitaria di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del settore delle lavanderie industriali, che in Italia occupa circa 25 mila addetti nei comparti sanitari e turistico-alberghieri.

Il documento sarà trasmesso ad Assosistema, l’associazione datoriale aderente a Confindustria, per aprire le trattative sul contratto in scadenza il 31 dicembre.

Salari, welfare e indennità

Sul piano economico i sindacati chiedono un aumento complessivo di 225 euro nel triennio 2026-2028 e l’incremento dell’elemento perequativo da 350 a 500 euro per le aziende senza contrattazione di secondo livello.

La piattaforma propone inoltre di portare al 2,5% la contribuzione aziendale al fondo Previmoda, di aumentare a 16 euro mensili quella al fondo sanitario Fasiil, e di rivedere le indennità per i turni diurni con una maggiorazione per il lavoro su sei giorni.

Salute, formazione e conciliazione

Sul versante normativo, Filctem, Femca e Uiltec chiedono di rafforzare l’osservatorio su salute, sicurezza e ambiente, estendendone le competenze alla transizione digitale e all’intelligenza artificiale, e di potenziare l’organismo paritetico nazionale.

La piattaforma propone anche protocolli per mansioni meno gravose nella fase finale della carriera, più formazione retribuita, e un rafforzamento della clausola sociale, con estensione alla sanità privata.

Sul fronte della conciliazione vita-lavoro, le richieste riguardano l’aumento dei permessi per malattia del figlio, due giorni in più di congedo obbligatorio per i padri e la possibilità di utilizzare il congedo parentale ad ore. I sindacati chiedono infine la retribuzione piena dei primi tre giorni di malattia e linee guida contro molestie e violenze sul lavoro.

Nicola Lazzerotti

“Un contratto che guarda ai cambiamenti del settore”

“Abbiamo realizzato una piattaforma che presenta ad Assosistema un insieme di proposte funzionali al miglioramento delle condizioni di vita nelle aziende del settore. Sono richieste che guardano ai cambiamenti che il lavoro nelle lavanderie industriali e nelle centrali di sterilizzazione sta affrontando”, hanno dichiarato Filctem, Femca, Uiltec al termine dell’incontro.