Il commissario di Piaggio, Vincenzo Nicastro, ha annunciato oggi, 3 aprile, alle organizzazioni sindacali l’apertura delle procedure per l'avvio della cassa integrazione straordinaria per 1.027 dipendenti dello stabilimento ligure Piaggio Areospace per i primi giorni di maggio. "La misura - riferiscono Fim, Fiom e Uilm genovesi - si rende necessaria vista la mancanza di commesse e la situazione finanziaria. Il commissario ha comunicato infatti che la restituzione dell’Iva non è ancora avvenuta (la commissione di vigilanza ha chiesto un approfondimento) e, allo stato attuale, ci sarebbero solo le coperture per gli stipendi di aprile".

Sempre il commissario ha "ragguagliato sull’incontro avvenuto ieri con i ministeri di Difesa e Sviluppo economico per sbloccare gli ordini di velivoli P1HH e P180 - proseguono i sindacati in una nota unitaria -. Incontro che ha portato al comunicato stampa del ministro Trenta e che, sempre a detta del commissario, dovrebbe portare dei frutti concreti in pochi giorni. Mentre sul fronte P1HH si registrano ancora dissonanze da chiarire sul valore del progetto, la discussione su una commessa di P180 va avanti e trova riscontri positivi".

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito come la cassa possa rappresentare un pericolo per la continuità produttiva dell’azienda e che è fondamentale sbloccare le commesse e gli investimenti su P180 e P1hh in tempi brevissimi. Investimenti che erano stati promessi e annunciati più volte dal governo "che invece è stato smentito dai fatti - puntualizzano le sigle metalmeccaniche -, e che continua a perdere tempo prezioso tra discussioni interne e continui cambi di strategia. Per questo non riteniamo sufficiente le dichiarazioni di intenti sia del ministro che del commissario ma pretendiamo di avere atti concreti, commesse vere sul tavolo, in tempi brevissimi. Per questo - concludono - vogliamo un incontro immediato col governo e se non arriverà nelle prossime ore dichiariamo per lunedì mattina sciopero con presidio sotto la prefettura di Genova per avere la data".

“Dopo mesi, se non anni, di annunci e promesse da parte di tutti i governi, non ultimo il governo Conte, che aveva ormai dato per scontato nel corso degli incontri al ministero dello Sviluppo economico il varo del finanziamento pubblico per sostenere il programma di rilancio di Piaggio Areospace, siamo oggi ad un epilogo sconcertante e drammatico”. Questo il commento del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. L'annuncio - prosegue Landini - è la conseguenza della "totale incertezza, confermata dalle dichiarazioni del ministro della Difesa Trenta, sull'acquisto di velivoli P180 in dotazione alle Forze Armate e soprattutto in relazione al venir meno del programma di sviluppo produttivo e certificazione del velivolo P1HH".

Il leader della Cgil ricorda che "Piaggio Aerospace, insieme alla Laerh, rappresenta con i suoi stabilimenti di Villanova D'Albenga e Genova una eccellenza dell'industria spaziale italiana e, in quanto azienda strategica, è soggetta alla Golden Power da parte del governo italiano. I suoi programmi, progetti e prodotti sono un riferimento di inusuale innovazione per l'insieme del Made in Italy, sostenuti da un patrimonio professionale di tecnici, operai e impiegati, unico nel suo campo”.
 
Per il segretario generale della Cgil “è inaccettabile quello che sta accadendo in questi giorni e il rischio che si prospetta per il futuro del lavoro e dell'occupazione. Chiediamo al governo di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità per scongiurare un declino che appare irreversibile se non verranno mantenuti gli impegni più volte assunti”.

“Il presidente del Consiglio Conte e il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Di Maio intervengano immediatamente per ristabilire tutte le condizioni necessarie per consentire alla Piaggio Aero di dare continuità alle produzioni e di sviluppare i propri programmi produttivi garantendo il necessario sostegno finanziario da parte dei ministeri interessati. In caso contrario - conclude Landini - verrebbe meno quel minimo di credibilità e di autorevolezza del governo italiano nei confronti dei lavoratori e del Paese”.