Presidio e volantinaggio oggi (martedì 5 marzo) a Firenze, davanti alla Galleria dell’Accademia, dei lavoratori di Opera. L'agitazione, organizzata da Filcams Cgil e Uiltucs Uil, è dovuta al fatto che “le gare d’appalto per i servizi museali fiorentini, definite da Consip e relative a biglietterie, accoglienza e bookshop di Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco, mettono a rischio occupazione, diritti e salario (che potrebbe calare del 30 per cento) dei circa 300 dipendenti di Opera”. Una situazione già denunciata dai lavoratori “attraverso volantinaggi e altre iniziative di sensibilizzazione di cittadini e visitatori (sul tema c’è stato anche un incontro col direttore degli Uffizi Schmidt). Per il presidio di oggi è stata scelta l’Accademia anche perché la direttrice Cecilie Hollberg, sulla questione dei rischi occupazionali, tace”. Al presidio è arrivato anche l’assessore comunale Federico Gianassi in segno di solidarietà: venerdì 8 marzo lavoratori e sindacati saranno ricevuti alle 10.45 a Palazzo Vecchio da lui e dal sindaco Nardella per discutere della vertenza.

I sindacati, rivendicando il rispetto di quanto sottoscritto con il ministero dei Beni culturali in materia di clausole sociali, chiede l’intervento diretto del “ministro Alberto Bonisoli per evitare che queste gare di appalto, già bandite da Consip o in via di definizione, possano peggiorare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati e conseguentemente i servizi per i cittadini”. Filcams e Uiltucs fanno appello “anche al sindaco Nardella e alle sei ditte che hanno superato la preselezione del bando Consip e corrono per l’assegnazione del servizio. Senza risposte, sarà proclamato lo stato di agitazione e successivamente all’orizzonte c’è un grande sciopero dei musei fiorentini”.