In occasione della Giornata Mondiale per la sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto del 28 aprile, la Cgil di Savona mette in campo per il giorno successivo un’iniziativa pubblica. “Questa volta concentrandosi sull’enorme problema delle malattie professionali e le morti causate dall’amianto, e le lotte del sindacato – spiegano dal sindacato –, perché è necessario un impegno collettivo per la creazione e promozione della cultura della sicurezza e salute sul lavoro”.

Lunedì 29 aprile, nella sala della Sibilla nella Fortezza del Priamar, dalle ore 17.30 è in programma l’evento dal titolo Non riesco a Respirare. “La media di 4 morti al giorno e oltre 1200 ogni anno è il bollettino di guerra dei caduti sul lavoro in Italia che continua ad allungarsi giorno dopo giorno e non è accettabile. Non si tratta di tragedie, ma di una strage, non sono morti, ma veri e propri omicidi. Inoltre i morti a causa di malattie professionali sono oltre 6 mila ogni anno, e di questi oltre 4mila solo per esposizione all’amianto”, sottolineano dalla Cgil”.

E ancora: “È del tutto evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione intollerabile e indegna per un Paese civile. Occorre un deciso cambio di rotta, e per questo chiediamo con forza al governo e alle Imprese che la salute e la sicurezza vengano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale. Purtroppo gli incidenti non diminuiscono, e i dati sono sconfortanti. È quindi necessario adottare nuove politiche volte ad adottare approcci più ampi e mirati. Le regole ci sono, sono tra le più stringenti d’Europa, ma servono i controlli, serve più personale all’Inail, all’Inps, nelle Asl, all’Ispettorato, nei vigili del Fuoco e così via”.

All’iniziativa interverranno il Comune di Savona, Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona che farà una analisi di ciò che accade sul territorio savonese e cosa sta facendo il sindacato, Alessandra Marchetti delegata sindacale della Fp Cgil SV, dipendente dell’Asl 2, Fabrizio Coniglio, attore e registra. Le conclusioni che saranno affidate dalla segretaria generale nazionale della Fp Cgil Serena Sorrentino.

“Una iniziativa su uno dei temi più importanti di questo tempo – sottolineano dalla Cgil di Savona – perché ce lo dicono i numeri e la situazione che continua a peggiorare in Italia, in Liguria – 220 morti nel periodo 2018-2023 – ma anche in Provincia di Savona dove tra il 2018 e i primi mesi del 2024 sono stati 39 gli omicidi sul lavoro, e tra il 2017 e il 29 febbraio 2024 sono state 896 le denunce di malattia professionale, con i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno che hanno registrato ben 469 denunce in solo 60 giorni e già un lavoratore deceduto il 5 febbraio nelle costruzioni. Nel 2023 a Savona e Provincia sono state denunciati 205 nuovi casi di malattia professionale contro i 139 del 2022 (con un + 47.5%, incremento sull’anno precedente più alto della media regionale + 33.9%). Noi ci Siamo. Sempre. Lo testimoniano le numerose iniziative che mettiamo in campo a livello aziendale, territoriale e nazionale. Ciò che manca è la consapevolezza di molte, troppe imprese, che la salute e la sicurezza delle persone non è un costo. Salute e lavoro sono diritti inviolabili”.

Per questo “è urgente mettere in campo tutti gli strumenti di contrattazione e mobilitazione per fermare questa strage, strumenti anche legislativi per abrogare le norme e le leggi che in questi anni hanno svalorizzato il lavoro e lo hanno reso più insicuro”. La Cgil savonese ricorda l’inizio della campagna referendaria – Per il lavoro ci metto la firma – “dove proponiamo 4 quesiti referendari, uno proprio su salute e sicurezza e in particolare negli appalti. Il quesito vuole cancellare la norma che esclude la responsabilità del committente in caso di appalto e sub appalto”.